Continuo a non avere alcuna relazione soddisfacente e duratura
Salve, il quesito che pongo è abbastanza complesso, cercherò di essere coinciso e chiaro allo stesso tempo. Ho appena letto l'articolo “La madre castrante e la difficoltà di amare“, e devo dire di ritrovarmi molto nella descrizione del figlio castrato, soprattutto perché sono omosessuale. La prima considerazione che mi viene in mente è che allora ho ragione nel considerare l'omosessualità come una conseguenza di un rapporto sbilanciato con i propri genitori, ma i terapisti che ho avuto sembrano impreparati a risolvere questo problema, in quanto considerano l'omosessualità una naturale variante del comportamento umano. Preciso che io non ho mai avuto problemi ad accettarmi come omosessuale, anzi all'inizio mi è sembrata un'ottima strategia e mi ha donato diversi anni di benessere. Ma ho 41 anni e continuo a non avere alcuna relazione soddisfacente e duratura. La seconda considerazione, o meglio una domanda, è: come se ne esce? Grazie mille, Giuseppe
Buon giorno Giuseppe, lavoro anch’io con pazienti Gay e quindi puoi ben capire che sono documentato e preparato sul tema omosessualità. Pertanto Ti confermo che l’omosessualità è una tra le varie espressioni della sessualità . Molti studi hanno stabilito che circa il 18% della popolazione ha identità sessuale omosessuale, tra coloro che tali si dichiarano e coloro che invece vivono questa identità sessuale con sofferenza. Quindi il punto è non tanto di “guarirne” o di “uscirne”. Quanto piuttosto di comprendere veramente sé stessi, e vivere con se stessi e con gli altri in armonia. Questa è la premessa per avere relazioni umane e sessuali soddisfacenti. Se poi, come dici, ne vuoi “uscire”, sarebbe utile un lavoro psicologico per fare chiarezza nei sentimenti contrastanti con cui Ti vivi. Resto a Tua disposizione e Ti saluto cordialmente.