Buongiorno. Mi rivolgo a voi perchè tormentata da un dubbio. Io e il mio attuale ragazzo siamo sempre stati attratti dal sadomasochismo, ma non lo abbiamo mai praticato in quanto i rispettivi precedenti partner non condividevano i nostri gusti. Abbiamo iniziato a scoprire insieme a poco a poco questo mondo quando ci siamo conosciuti, circa un anno fa: noi lo consideriamo un gioco, poichè i ruoli che assumiamo all'interno di esso non rispecchiano quelli della vita di tutti i giorni. Mentre nel quotidiano ci rispettiamo, c'è amore, complicità e stima reciproca, nel "gioco" a lui eccita il fatto di essere schiavizzato e umiliato,e a me piace poter disporre di lui a mio piacimento. Sono però turbata da un fatto: ultimamente mi ha confessato che non si piace, che si "fa schifo" e che si sente in colpa per alcuni comportamenti che ha avuto. Spesso è triste (depresso?) e nervoso e quando è in questo stato d'animo dice che l'unica cosa che potrebbe farlo sentire meglio sarebbe "giocare", per essere picchiato con forza ("come mi merito") e umiliato verbalmente, anche se sa benissimo che le offese che gli rivolgo non sono assolutamente reali. Ora mi chiedo: è giusto assecondarlo e trattarlo come lui desidera in modo che possa "espiare" i suoi sensi di colpa (catarsi?) oppure agendo in questo modo rischio di peggiorare la situazione rafforzando la disistima che prova per se stesso? Grazie per la cortese attenzione. Un saluto a tutti!