Dott. Marco Ventola

Dott. Marco Ventola

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Eritrofobia o ereutofobia - Paura di arrossire in pubblico

Salve...vi scrivo perchè credo, anzi sono certa, di avere un "grave" problema. Non so come mai ma da qualche tempo, più di un anno, soffro di un particolare tipo di paura: quella di arrossire in pubblico. Premetto che non sono mai stata timida, anzi sono conosciuta come la ragazza che dice sempre tutto ciò che pensa senza problemi, ma da qualche tempo arrossisco per ogni minima cosa che mi si rivolge; se qualcuno viene a trovarmi mi sento in imbarazzo, se rivedo persone che non vedo da un pò....insomma di fronte a chi mi porge la minima attenzione, questo succede....anche con i parenti....con tutti....credo di avere qualche problema e non so come fare per sapere cosa c'è che non va in me!! Non ne capisco la fonte e, dopo le innumerevoli figuracce davanti agli altri per arrossamento, mi sto chiudendo sempre di più in me stessa, senza uscire, dialogare... Ho cercato di affrontare il problema....andando in contro alle situazioni più imbarazzanti, ma non riesco a controllare il mio rossore stupido e inutile! Inoltre studio giurisprudenza, ho 25 anni e tra un anno dovrei finire....credo che questo mi causerà troppi problemi...ho sentito dire che non esiste un rimedio..!! Avrei proprio bisogno di parlarne con qualcuno, con un professionista sul campo, ma le sedute costano ed io, purtroppo, non me lo posso permettere. Spero pertanto di ricevere una vostra risposta che possa in qualche modo aiutarmi a capire e soprattutto a sbloccarmi, perchè ho paura di cadere in depressione!! Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte che attenderò pazientemente!!
Gentile utente, la paura di arrossire può essere accomunata al desiderio di essere scoperta rispetto a fantasie inconsce particolari. Sono fantasie che riguardano il desiderio/paura di sottomissione nei rapporti. Sottomissione che può declinarsi ad esempio nel desiderio di apparire una bambina piccola che vuole essere protetta; il fatto che si stia laureando può essere collegato al fatto che lei stia entrando nel mondo lavorativo "adulto" e che si sveli una sua paura/desiderio di starne fuori: infatti si chiede "Come faccio a lavorare?" Ulteriore indizio è quello economico, dove lei dice :non ho soldi per delle sedute. Come per i bambini che non hanno un potere economico personale per farsi carico della propria esistenza. Vede tutto è legato ad una questione di priorità: se per lei è importante risolvere dei problemi ed andare in analisi allora può trovare un lavoretto per pagarsi l'analisi. Naturalmente può trovare situazioni convenienti che le permettano di fare ugualmente un percorso. Ma il punto non è quello eminentemente pratico quanto simbolico, di rappresentazione. Lei, può darsi, è intrappolata in una rappresentazione di se stessa incapace di utilizzare l'aggressività per competere con gli altri, per raggiungere degli obiettivi. Forse per anni è stata adempitiva come una brava bambina, e il sintomo dell'arrossamento le suggerisce una cosa: di interrompere la fantasia di essere nei rapporti attraverso una rappresentazione falsa di se stessa. Le dico questo solo come ipotesi. Cordiali saluti