Dott. Marco Ventola

Dott. Marco Ventola

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Eravamo una famiglia felice. Oggi siamo solo due genitori preoccupati

Sono un padre in crisi. Ho una famiglia meravigliosa composta da me (anni 49), mia moglie (anni 46) due figli maschi di 21 e 17 anni ed un'adorabile femminuccia di 13 anni. Con mia moglie il rapporto è sempre stato buono e ci amiamo ancora come il primo giorno. Fino a 5 anni fa, in famiglia c'era una grande armonia poi, poco alla volta, con la crescita del primogenito le cose sono cambiate. Ha un carattere ribelle e non accetta nessun compromesso con la vita. Una cosa o gli va o non gli va, non esistono per lui le sfumature ed è così anche nei rapporti con la scuola e con la famiglia. All'inizio sia io che mia moglie abbiamo cercato in tutti i modi di fargli capire che stava sbagliando, ma non c'è stato nulla da fare. E' un ragazzo molto intelligente ed a scuola, oggi Università, potrebbe eccellere, ma non è così e dubito che sappia cosa vuole effettivamente. Da circa due anni frequenta una donna molto più grande di lui, ma non ci è dato di saperne di più. E spesso nervoso, irrispettoso delle regole in famiglia (rincasa spesso alle 4/5 del mattino) e soprattutto si sta dimostrando anche indolente. Quello che preoccupa ancora di più me e mia moglie è che anche il secondogenito sta lentamente ricalcando le sue orme. Eravamo una famiglia felice! Oggi siamo solo due genitori preoccupati di ciò che ci sta travolgendo e a volte anche fra di noi ci sono delle discussioni. Io personalmente le ho provate tutte, dalle buone alle cattive, ma nulla è valso. Peraltro mio figlio più grande non ha mai detto che vuole allontanarsi dalla famiglia, mentre quello più piccolo sta dicendo che vuole andare a fare l'Università a Milano (noi viviamo a Roma). Ho cercato di dare ai miei figli i sani valori della vita, soprattutto attraverso l’ esempio di figlio, marito e padre affettuoso, premuroso e sempre in prima linea per gli altri. Dove ho sbagliato? Cosa potrei fare per aiutare i miei figli? Per ultimo, solo come informazione, aggiungo che otto mesi fa ho avuto un infarto, ma per i miei figli sembra che non abbia avuto nulla. Ringrazio anticipatamente tutti gli psicologi per i preziosi consigli che vorranno darmi e assicuro che li metterò in atto per recuperare l’armonia in famiglia. Con gratitudine a chi gestisce questo sito che permette a tanti di poter sperare.
Gentile "padre in crisi", mi pare di capire che lei si senta in difficoltà e che le sembra di averle tentate tutte con "le buone e le cattive". Ma questo "provarle tutte" in realtà rappresenta il fallimento della comprensione. Comprensione legata ad i cambiamenti fisiologici di una famiglia che cresce e si sviluppa. Sa che cosa fa una famiglia? Cosa produce? Il Gap generazionale! Quando una famiglia funziona i figli vanno via di casa, o comunque lo desiderano! Lei sembra sia centrato sulla bella famiglia di alcuni anni fa, fatta da ragazzini vivaci ed intelligenti che scorazzavano per la casa. Ed ora non sopporta la realtà: che i ragazzini siano e stiano diventando adulti e che lascino il nido. La ribellione dei figli è strettamente legata alla diffidenza che lei nutre verso di loro. Diffidenza che le fa pensare ai suoi figli incapaci di affrontare la vita. Questa diffidenza la porta ad essere intrusivo e preoccupato mentre i suoi figli si chiudono sempre più a riccio. Ci aggiunga l'infarto che credeva avesse un effetto di riavvicinamento con delusione del tipo "sono dei menefreghisti" e la frittata è servita. La sensazione è che non è suo figlio che non sa cosa vuole ma è lei a non sapere cosa vuole e si è ripiegato nella fantasia di essere esempio e misura dei suoi figli. Ma i suoi figli non vogliono un modello perfetto ma una persona vera. Lei si nasconde dietro i problemi degli altri per mostrare una immagine di se stesso sempre pronto ad aiutare gli altri. Ma lei? lei dove è? dove sono le sue idiosincrasie? dove sono i suoi desideri per se stesso? Le consiglio di riflettere su questo e se vuole mi faccia sapere che ne pensa. ventola.marco@libero.it Cordiali saluti