Elaborazione del lutto
Ad ottobre ho perso mio marito per Covid, è stato per me una lacerazione dell'anima poiché eravamo una sola persona, ho visto il mio mondo crollare. Ho due figlie grandi che vivono ancora con me, la più grande dovrebbe sposarsi quest'estate. Dal primo giorno ho continuato a cucinare, badare la casa come un automa, forse perché il trauma mi aveva irrigidita, da premettere che mio marito non ha potuto avere un funerale poiché tutte e tre eravamo positive. Dopo circa due mesi abbiamo fatto una messa a suffragio. Ho cercato da poco tempo di regalare gli abiti di mio marito per cercare di elaborare il lutto, di svuotare cassetti, armadi. Pensavo di sentirmi meglio ma dopo mesi tutto ciò che mi ricorda mio marito e se vedo due persone insieme (marito e moglie) sto ancora peggio. Sto diventando cattiva? Vorrei sentirmi più serena ma ciò non avviene.
Salve,
dalla sua breve descrizione trapela un vissuto doloroso e profondo. La perdita di una persona cara genera sempre un vuoto abissale;quando poi si parla di un coniuge, persona con la quale lei ha vissuto e condiviso tanti progetti di vita, questo dolore appare ancora più forte. Le emozioni di cui lei parla sono assolutamente vere e normali nella sua situazione. Vedere delle coppie suscita in lei sentimenti contrastanti, inclusa la rabbia legata alla scomparsa di suo marito. Lei non è assolutamente cattiva! Semplicemente sta attraversando e vivendo un insieme di emozioni intense e a volte probabilmente, anche confuse, legate al lutto che sta cercando dolorosamente di elaborare. Purtroppo non ci sono tempi prestabiliti per superare momenti come questo; il dolore è soggettivo così come lo sono i tempi di elaborazione di un lutto. Forse in questo particolare momento di vita che sta attraversando, così delicato e difficile, richiedere un supporto psicologico potrebbe aiutarla a gestire meglio le sue emozioni.
Cordiali saluti
Dottoressa Maria Anna Di Meo
psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale - Napoli