Cara Antonella, il suo medico ha ragione, siamo in presenza di ansia da prestazione, accresciuta dal non riuscire, in questo periodo, a mantenere i risultati precedentemente raggiunti. Il problema pero' sta nel fatto che di certo il bambino avverte il desiderio della mamma di vederlo primeggiare e alla sua ansia si aggiunge la richiesta materna. Per prima cosa le consiglio quindi di allentare le aspettative sui risultati che suo figlio può ottenere. Anche se talvolta può essere vero che l'importante non è partecipare, ma vincere, nel caso di un bambino così piccolo è sensibile, vale il sacro motto: L'importante è partecipare!. Se vuole che l'ansia si attenui cerchi di investire meno nelle aspettative del risultato e molto di più nella formazione del carattere dello sportivo, in modo che ogni competizione abbia valore, non in base all'esito finale, bensì al modo in cui viene affrontatata. Non si colpevolizzi credendo di non essere una buona madre, anche lei soffre di ansia da prestazione e se riesce a liberarsene insegnerà a suo figlio come riuscirci. Le auguro una buona giornata.