Mio figlio 19enne mi mette in crisi
Buonasera,
mio figlio di 19 anni da circa un anno si comporta in modo estremamente maleducato nei confronti dei genitori e della sorella.
Questo mi fa soffrire molto, perché a volte mi chiedo se ho sbagliato qualcosa nella sua educazione. Spesso ci insulta con toni alquanto pesanti ed è come se non si rendesse conto della gravità delle sue parole.
A scuola non va bene e adesso che si avvicina la maturità temo che non verrà nemmeno ammesso agli esami. Alcuni dicono che sia solo una fase ribelle, ma fatico a crederci vista la gravità delle sue azioni.
Inoltre, da circa 3 anni fuma e da un anno lo fa pure di fronte a noi, senza alcuna vergogna.
Fatico a creare un dialogo con lui perché non tollera nessun consiglio o indicazione e ogni volta inizia un’accesa discussione, con i soliti insulti.
Sento di non avere speranze e mi sento molto abbattuta. Vorrei che fosse più presente in famiglia, ma ormai non cena neanche più con noi dato che spesso è fuori con gli amici.
Vorrei proporre un percorso di psicoterapia anche per dargli uno spazio in cui sfogarsi ma non lo accetterebbe mai.
Come posso comportarmi? È colpa mia?
Vi ringrazio
Gentile Monica,
Mi sembra di comprendere che è molto addolorata dalla situazione attuale nella sua famiglia. Leggo dalla sua lettera che questo cambiamento è avvenuto da un anno all'incirca. E' avvenuto qualcosa nello scorso anno che ha impattato in tal modo sulle vostre vite? Forse la chiusura forzata in casa durante il lock down?
E' difficile essere genitori di figli che crescono , che alle volte, come nel caso di suo figlio, a quanto mi pare di capire, con il loro comportamento irruento e provocatorio, ci mettono alla prova: indirettamente ci stanno chiedendo “fino a che punto starai al mio fianco”, “cosa ti aspetti da me? Se ti deludo mi abbandonerai?”, … Queste domande sono solo degli esempi; lei può cercare di capire quali domande le sta ponendo nello specifico suo figlio.
Ciò che è più importante fare in questo momento è dimostrare di “esserci” in ogni caso, di essere disposti a mantenere sempre aperto il dialogo, mantenendo comunque ferme e chiare le proprie posizioni.
Potrebbe aiutarvi un percorso di terapia familiare, in cui ciascuno di voi possa esprimere le proprie posizioni e necessità, per ritrovare complicità ed equilibrio.
Sperando di esserle stata utile con la mia risposta, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Dott.ssa Maria Chiara Paladini
Ricevo a Napoli ed on line.