Gentile sig.ra, il più delle volte i sintomi dell'attacco di panico compaiono in coincidenza con periodi di transizione del ciclo vitale, come l’adolescenza, il matrimonio, la nascita di un figlio, una separazione, un cambiamento di lavoro, e così via, vale a dire in situazioni di normale passaggio da una fase all’altra della propria esistenza. In questa condizione evolutiva, di modificazione, è possibile che l’individuo, apparentemente funzionale ed efficiente, manifesti attraverso il sintomo la sua difficoltà a gestire il cambiamento e la sua insicurezza, convertendo inconsciamente tale disagio nella paura di perdere il controllo di una situazione “ordinaria”, di morire, di impazzire, o nella più invalidante “paura della paura”. Il sintomo, pertanto, funge da spia di un malessere più profondo e lontano, le cui radici andrebbero ricercate all’interno di un percorso terapeutico che non miri esclusivamente all’eliminazione del disturbo ma alla sua più intima comprensione. Sulla scia di queste considerazioni, il mio suggerimento è quello di approfondire le cause del suo disturbo mediante una psicoterapia, perchè dall'attacco di panico si può guarire. Poichè lei scrive da Foggia, se vuole, può contattarmi personalmente e fissare un appuntamento presso il mio studio. Cordiali saluti,