Dott.ssa Maria Gurioli

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Dott.ssa Maria Gurioli

Psicologo, Psicoterapeuta

informazioni di contatto

Via Rocca, 27- Marrara - 44124 Ferrara (FE)

Tel: +393488556457

recensioni dei pazienti

coco 01/04/2021

In un momento di grande confusione quando non riuscivo più a orientarmi tra un passato doloroso e un presente che mi chiedeva un'evoluzione ho incontrato la Dottoressa Gurioli. La morte di mia madre da adolescente è un dolore che non ho mai voluto affrontare, da cui fuggivo sempre. Ho vissuto vuoti profondi e mancanze di senso, ho convissuto interrogandomi sulla mia femminilità non riuscendo a darmi risposte, ho messo in discussione ogni parte di me fino al più totale senso di disorientamento. Grazie agli incontri con la Dottoressa sono riuscita a ricostruire questo stato, in passato non sarei riuscita a scrivere queste parole. Con il suo aiuto sono potuta riaccedere a un'interiorità che nel tempo ho realizzato essere interrotta. Sempre in ascolto e delicata quanto più si avvicinava alle mie parti sensibili, credo sia riuscita a trovare quei pezzettini che mancavano alla mia vita interiore. La ringrazio per aver ricostruito il mio sentiero emotivo, per come mi sento e per come sono adesso, Coco

Risposta della Dott.ssa Maria Gurioli

Grazie Coco, è stato un piacere fare questo percorso con te, mai facile e scontato ma sempre pieno di promesse.


Sono fiera di come sei diventata. 

Matio C. 09/10/2024

Prima o poi, in una psicoterapia che stia funzionando bene, viene accesa la luce su parti di noi stessi che non conosciamo o che non vogliamo far emergere perché mettono in crisi l’immagine che ci siamo costruiti e con la quale ci presentiamo al mondo. Quando ciò è inevitabilmente accaduto è stato il momento in cui ho scoperto l’onesta, la professionalità e il rispetto della dott.ssa Gurioli. Il rapporto terapeutico è stata la chiave che ha permesso di aprire porte che rinchiudevano, in stanze buie, esperienze traumatiche, paure, insicurezze e senso di inadeguatezza. Tutto questo, per una volta nella vita finalmente, allontanando dallo studio la categoria del giudizio e dell’auto censura che soffoca ogni slancio vitale. La ricerca con la dottoressa non si è mai limitata alle definizioni mentali o alle deduzioni concettuali: ci si sarebbe così persi in un labirinto in cui la “dritta via” sarebbe stata del tutto smarrita. La prevalenza del mio “mentale” e la speculazione astratta è stata controbilanciata dalla dottoressa che mi ha aiutato a cercare il significato nelle dirette esperienze, perché solo quando ci si incontra faccia a faccia con il limite lo si può conoscere o meglio costringerlo a rivelarci la sua natura essenziale e trasformarlo da forza oscura, negativa in un aiuto per la crescita. Non ho iniziato la terapia perché depresso o per risolvere una delusione amorosa. Certamente in un periodo temporale in cui settimanalmente ci siamo incontrati i temi sono stati affrontati più o meno tutti ma soprattutto si è lavorato sulla comprensione delle cause che creavano pensieri, comportamenti e abitudini che mi allontanavano dalla mia verità. La dottoressa Gurioli mi ha reso una persona migliore? Non era questo quanto da me richiesto. In un mondo dove l’omologazione viene spinta verso modelli per lo più irraggiungibili e proliferano offerte più o meno serie per acquisire “life skills” ho ritenuto che lavorare sul “conosci te stesso” fosse la prospettiva più aderente al mio sentire, non per ottenere risultati pratici, per accordare in modo più armonico le scelte alla verità e unicità del mio essere. Su questo non abbiamo certo mancato l’obiettivo.

Maria Giulia 13/07/2020

C’è chi sa esattamente di aver bisogno di qualcuno che sappia aiutarlo, e chi invece sa solo di non stare più bene, ed arriva titubante a chiedere aiuto. In ogni caso, la paura più grande è che nulla e nessuno sia in grado di capirti e di fare la magia di aiutarti. Era un martedì di luglio, quando sono arrivata per la prima volta dalla dott.ssa Gurioli. Al tempo mangiavo solamente lo stretto indispensabile per riuscire a studiare. Cercavo di rimanere con una sensazione costante di fame, per essere sicura di non avere mangiato troppo. Volevo sia essere aiutata, sia che nessuno, nemmeno lei, mi distogliesse dal mio intento di riuscire a dimagrire ancora. E così è iniziato tutto. Entrando nel suo studio si ha la sensazione di non essere in un posto così nuovo ed estraneo come ti aspettavi. Fin dal primo momento senti che quella stanza, con quelle poltroncine di velluto e quella libreria, sia in realtà un posto anche un po’ tuo. Ed in effetti piano piano lo diventa, diventa come il posto in cui incontri il migliore amico di pensieri che puoi immaginare di avere. Lei non scrive mai nulla, ma sa sempre di cosa parli. Segue il filo dei tuoi pensieri, e lo riprende se tu lo perdi. Se non sai cosa dire, o da dove iniziare, ti fa le domande che ti portano inconsciamente vicino al cuore di quello che non va. O anche altrove, e tu ancora non sai che lei ha già collegato tutto. Ti guarda, così tranquilla. Diventa, senza che te ne accorgi, la persona che ti conosce meglio di come ti conosci tu. E, piano piano, avere qualcuno che capisce come agisci e come pensi, ti fa sentire più sicuro. O, comunque, più amico di te stesso. E così ti accorgi che la magia di fatto sta piano piano accadendo. La tua vita continua ad andare avanti, dai gli esami, vieni lasciata, litighi con i genitori, ti innamori, ti laurei. Ma le ore a parlare con lei rimangono come un filo conduttore, che ti aiuta a capire quello che ti succede di settimana in settimana, a vivere dando un senso a quello che vivi, senza lasciarlo passare e senza lasciare che venga oscurato dalle parti della tua mente che hanno avuto la meglio in passato. Ora è di nuovo luglio, sono passati alcuni anni. La magia è quasi avvenuta. E, arrivando nella vietta piena di palazzi antichi dove si trova il suo studio, la sensazione non è più di confusione e paura, ma, finalmente, di gratitudine e di casa.

Risposta della Dott.ssa Maria Gurioli

Cara Giulia le tue parole così sincere e generose mi toccano profondamente.


Sento anch'io la gratitudine per averti incontrata ed avere avuto il privilegio di accompagnarti nel viaggio alla ricerca di te stessa e del tuo piacere di vivere.


Maria Gurioli

presentazione

Presentazione
 
Sarebbe bello sentirsi pieni di energia e vitalità, fiduciosi nelle nostre potenzialità, aperti alle opportunità che si presentano.
Risolvere i conflitti, lasciare andare i sensi di colpa, scrollarsi di dosso il passato, il rimpianto, tutti i vari “se avessi fatto…”, “se fossi diverso da come sono…”, poter stare nel presente con rinnovata energia. Filtrare perle di saggezza dalle esperienze del passato ma aprirci alle possibilità e alle novità del presente e del futuro.
Prenderci cura di noi stessi, accettando gli errori che si sono fatti con comprensione ed indulgenza, accettando i nostri limiti e le nostre imperfezioni, amando il nostro sé come fosse un piccolo meraviglioso bambino cui dare incoraggiamento e riconoscimento nei suoi progressi e nei suoi cambiamenti. Astenerci dalle feroci autocritiche che fanno soltanto male ma prenderci la responsabilità delle nostre azioni, scelte, pensieri.
Abbiamo il diritto di stare bene, di sperimentare il contatto e il calore nelle nostre relazioni, di sentirci importanti e utili nel nostro lavoro, qualunque esso sia, di essere curiosi e aperti anche alle meraviglie di ciò che ci circonda e alla gratitudine di esistere.
Queste sono le mete della psicoterapia così come io la interpreto, il mio compito è quello di aiutare le persone a raggiungerle.
 
 
Da oltre vent'anni il mio lavoro e la mia passione sono la psicoterapia.
Per ciò che riguarda la mia formazione, per me è stato naturale rivolgermi all'area Junghiana, per l'apertura di questo specifico approccio verso il tema della sincronicità, dell'inconscio collettivo, del "sé " inteso come istanza profonda,distinto da ciò che chiamiamo "io ". Per l'apertura  verso il mondo simbolico, che si esprime nel sogno come anche nel sintomo.


Ho via via scoperto che anche il corpo è terreno dei nostri sintomi e dei nostri simboli e questo mi ha portato ad approfondire i miei studi e la mia formazione in direzione psicosomatica.In questo approccio il disturbo psicologico, il disturbo fisico e la malattia sono trattati dalla stesso punto di vista.
I sintomi psichici, come quelli fisici, devono trovare la via della parola, dell'emozione, della comprensione, per essere trasformati e superati.

Ciò può avvenire nel contesto di una relazione terapeutica che sappia accogliere la sofferenza, in qualsiasi modo questa si presenti e sappia guidare verso un percorso di trasformazione.
In questa ottica, ho affrontato insieme ai miei pazienti, ogni tipo di problema,dai disturbi più lievi a quelli più pesanti e complessi, dai disturbi di relazione a quelli d'identità, dalla depressione, al panico, alla fobia, dai disturbi dell'alimentazione ai problemi dell'amore e della sessualità, della separazione e del lutto. Ho seguito persone con lievi malattie e disturbi, come anche persone con gravi problemi psichici e fisici. Molte sono guarite, altre sono solo migliorate, per tutte è stato un percorso evolutivo  che ha aperto nuovi orizzonti di crescita e di senso.


Io mi definisco terapeuta di orientamento junghiano e approccio psicosomatico.
Nel mio lavoro, hanno grande peso la creatività che nasce in ogni specifica relazione terapeutica, le tecniche analitiche e immaginative, l'analisi dei sogni, le tecniche di rilassamento e le visualizzazioni.
 

Si informano i gentili utenti che sono disponibile a consultazioni ed incontri on line tramite SKYPE o WHATSAPP

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Approccio

La mia psicoterapia


La psicoterapia ha alla sua base apparati teorici e metodologici che  ne distinguono i vari indirizzi. Ma ciò che accomuna ogni tipo di psicoterapia è la relazione medico- paziente.

 E’ la qualità di questa relazione   ciò che più rende significativo questo peculiare rapporto. Lo psicoterapeuta non va visto come un neutrale osservatore delle sofferenze dei pazienti ma come una persona coinvolta e partecipe se pure non contagiabile. Fra paziente e terapeuta si instaura un particolare rapporto di fiducia denominata “alleanza terapeutica”e questo  processo è fondamentale per rendere possibile una terapia efficace. Se ciò non avviene la terapia non può avere luogo. 

A volte le persone trovano da sole le risorse per affrontare i problemi della loro vita. Altre volte c’è bisogno di aiuto. E’ un fatto naturale, dovremmo considerare questo bisogno senza alcun giudizio.

Non dovrebbe essere una vergogna andare da uno psicologo, così come credo non lo sia andare da un medico. Però le cose non stanno così. Questo fatto viene spesso sentito come  stigma e sintomo di anormalità. E’ necessario opporsi a questo diffuso pregiudizio.

Così come io la intendo, non solo non considero la psicoterapia uno stigma, ma un vero e proprio privilegio. Non esito a dichiarare che io stessa ne ho, a suo tempo, usufruito, prima ancora che le ragioni professionali mi imponessero un approfondito percorso di analisi.

E’ un privilegio fare un viaggio dentro se stessi in compagnia di qualcuno che conosce già la strada e scoprire i paesaggi sconosciuti che ci rivelano i nostri sintomi e i nostri sogni. Sentire che è più forte la curiosità che il timore, sentire che le energie si risvegliano, che le potenzialità si affacciano, che nuovi progetti prendono vita, che vecchie parti  di noi possono essere lasciate per fare spazio a nuove possibilità.

Guarire richiede la nostra pazienza, la nostra costanza, la nostra attenzione focalizzata.

Ci si può sentire così sfiduciati da non credere in questa possibilità, per questo c’è bisogno di qualcuno che ci assicuri che possiamo farcela. Qualcuno che abbia questa sicurezza, perché ha già fatto quel viaggio tante altre volte e conosce la strada.

Non è una superficiale rassicurazione ciò che si cerca ma un compagno di viaggio sincero e coinvolto, partecipe ma non implicato, un alleato in cui riporre la propria fiducia.

 

Il mio approccio privilegia un orientamento analitico di ispirazione junghiana anche se, in modo eclettico, traggo spunto dalle varie più fruttuose idee che incontro in autori contemporanei di altre aree. Di particolare potenza e affinità sento la teoria psicosomatica così come formulata dalla Ecobiopsicologia, e le teorie e le tecniche immaginative che insieme all’analisi dei sogni potenziano, danno respiro, compensano la razionalità.

Così la consapevolezza che si raggiunge non è solo l’esito di un’osservazione più attenta e di una riflessione più profonda ed accurata  ma ha il respiro che viene dal nostro immaginario e dal nostro inconscio, che sono le parti meno filtrate ed autentiche di noi stessi..

Ritornando ai “mali dell’anima” che citavo all’inizio, nella psicoterapia come io la intendo, ci si può rendere conto che non ci sono solo sintomi da combattere e da eliminare o problemi da risolvere ma c’è un anima da curare, un anima che si dispera, soffre, si sente sola, ha troppi carichi, non si sente nutrita, è affamata e assetata e cerca un interlocutore che sappia sentirla e ascoltarla, che sappia cogliere dietro alla patologia quella verità che sta cercando.

 

Come dice James Hillman, in una vera terapia, come in ogni significativa relazione, ciò che si cerca è ciò che egli chiama”fare anima”, ovvero eros per la propria anima, anima per il proprio eros, in uno scambio pieno di significato.

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aree di competenza

  • Problemi relazionali, interpersonali e di coppia
  • Disagi legati all'orientamento e al comportamento sessuale
  • Problemi psicosomatici
  • Difficoltà legate alle diverse fasi di vita
  • Disturbi d'Ansia e dell'Umore
  • I disturbi depressivi
  • Stress e Insonnia
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Disagi esistenziali
  • Problemi di autostima
  • Disagio nell'amore e nella vita di coppia
  • Disturbo ossessivo compulsivo
  • Disturbo d'attacco di panico
  • Fobie (claustrofobia, agorafobia..)
  • Supporto Psicologico Online
  • Disturbi dell'umore
  • Identità e orientamento di genere e sessuale
  • Elaborazione del "lutto" e separazione
  • Depressione Post Partum
  • Depressione e disturbo bipolare
  • Disfunzioni Sessuali e disturbi del desiderio sessuale

"Cosa fa la farfalla che il bruco non sa?"

Formazione professionale

Percorso formativo

Mi sono laureata in Pedagogia con indirizzo psicologico nel 1973. Per alcuni anni dopo la laurea ho insegnato “lettere”nelle scuole superiori. In seguito ho lavorato nel coordinamento pedagogico delle scuole dell’infanzia del Comune di Bologna.
In questo ambito, mi sono occupata della gestione dei nidi e delle scuole dell’infanzia, di formazione e di aggiornamento degli operatori, di progettazione di nuovi servizi, di incontri con gli operatori su temi educativi, di incontri coi genitori sui temi della genitorialità. E’ stato proprio in questo ambito, venendo a contatto con il disagio psicologico o con la marcata sofferenza di adulti  e bambini, che è nato il mio interesse per la psicologia clinica. E’ così che ho iniziato ad approfondire la mia formazione in scuole di psicoterapia e attraverso una  lunga analisi personale. Dal 1997, dopo l’iscrizione all’albo professionale, svolgo la libera professione come psicoterapeuta,nel mio studio privato.                                                   


Curriculum 

Laurea in Pedagogia con indirizzo psicologico 1973

Insegnante di “lettere” nelle scuole superiori 1975-1979

Coordinamento pedagogico delle istituzioni infantili del Comune di Bologna1980-1996

Iscrizione albo degli psicologi (art.35 ) 1989

Analisi personale di orientamento Junghiano 400 ore 1989-1994

Scuola quadriennale di psicoterapia RIZA, direttore Raffaele Morelli 1990-1994

Formazione permanente in psicologia psicosomatica scuola ANEB ( associazione nazionale ecobiopsicologia ) direttore Diego Frigoli 1995- 2006

Insegnante presso scuola di psicoterapia ANEB 2003-2004, 2004-2005

Insegnante presso scuola di psicoterapia junghiana AION, direttore Angelo Aiello, 2005-2006, 2006-2007

Interventi in vari congressi di psicologia e medicina psicosomatica fra cui voglio citare:

“Ricerche di confine”, XVI Congresso SIMP, 1997

“Dal linguaggio del sangue al romanzo: un caso di emicrania”,XVII Congresso SIMP, 1999

“La sofferenza come richiamo ad una coerenza profonda: fragilità dell’io e istanze del sé”, XVIII Congresso SIMP, 2001

A partire dal 1997 mi dedico alla psicoterapia nel mio studio privato.

Dal 2001 mi sono impegnata, in collaborazione con altre colleghe del mio stesso orientamento, in incontri e cicli di conferenze di carattere divulgativo, in varie sedi cittadine, sui temi di una lettura ecobiopsicologica dei disturbi fisici e psichici, ovvero del rapporto mente-corpo, del maschile e del femminile, dell’identità, della sessualità, dell’amore.

 

 

 

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Esperienze lavorative

In una prima fase della mia carriera lavorativa, subito dopo la laurea,ho insegnato per qualche anno lettere nelle scuole superiori. Questa esperienza mi ha stimolato ad avvicinarmi e a cercare di conoscere il mondo degli adolescenti, cosa che mi sarebbe stata utile molti anni dopo.

La mia seconda esperienza lavorativa, durata per molti anni, è stata nel coordinamento pedagogico delle istituzioni infantili del Comune di Bologna. Anche questo tempo è stato molto significativo per la mia formazione. Qui ho avuto la possibilità di entrare in contatto e di conoscere il mondo infantile, di avvicinarmi anche alla sofferenza e alle difficoltà di molti bambini e dei loro genitori. E' stata una esperienza  ricca, che mi ha consentito di spaziare dalla progettazione di nuovi servizi, al lavoro di gruppo di tipo formativo con  insegnanti e genitori, alla cosulenza psico-pedagogica, a volte anche  al rapporto individuale con bambini e adulti che manifestavano un qualche disagio.

Nasce proprio da questa variegata e ricca esperienza, e in specifico dal contatto con il disagio psicologico, quell'interesse per la psicologia clinica che mi ha portato ad approfondire la mia formazione in questa direzione. Dopo avere completato i miei studi in una scuola quadriennale di psicoterapia e avere ottenuto l'iscrizione all'albo degli psicoterapeuti ho concluso l'esperienza con le scuole e ho aperto un mio studio. 

 

Dal 1997 lavoro esclusivamente come psicoterapeuta nel mio studio privato.

Da qui in avanti ho partecipato per molti anni ad intensivi corsi di aggiornamento, specialmente nell'ambito della psicologia psicosomatica. Ho fatto anche, per alcuni anni, l'esperienza di insegnante presso la scuola di psicoterapia dell'A.N.E.B (associazione nazionale di ecobiopsicologia) e presso la scuola di specializzazione in psicoterapia analitica AION.

Queste esperienze e conoscenze accumulate nel tempo costituiscono, tutte, quell'indispensabile  bagaglio che mi consente di esercitare la professione di psicoterapeuta. Ma, senza dubbio, le esperienze e le conoscenze più preziose, sono quelle che ho avuto il privilegio di fare e di acquisire con i miei pazienti, che giorno dopo giorno alimentano le mie riflessioni e  la mia conoscenza e sono stimolo ad una continua ricerca.   

  

 

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Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Provincia di Bologna col n.409 dal 14/11/1989

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