Dott.ssa Maria Gurioli

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Dott.ssa Maria Gurioli

Psicologo, Psicoterapeuta

Vi parlo di me...

Ciao,
sono Lia ed ho 19 anni, da quasi un anno non mi sento più la stessa, non ho voglia di niente, nè di uscire con i miei amici nè di fare qualsiasi altra cosa perché sostanzialmente non mi interessa più niente. Fisicamente mi piaccio sempre meno dato che nell'ultimo periodo sono dimagrita abbastanza, ma è come se il cibo qualsiasi esso sia non avesse più sapore e non ne sento comunque il bisogno, come se in ogni caso potessi anche farne a meno. Allo stesso tempo più vedo le ossa scorgersi più provo una sottile soddisfazione, come se questo almeno in parte fosse per me una punizione adeguata alla mia inutilità. In realtà nel mio corpo non mi sento mai a mio agio da sempre, penso di vergognarmene e allo stesso tempo non ne capisco il motivo, le persone mi fanno spesso complimenti per il mio fisico sembra che lo apprezzino ma quando succede vorrei sparire dalla vergogna, e allora tendo a coprirmi sempre di più perché non voglio che gli altri mi considerino per quello.

È tutto un gran macello perché a volte vorrei provare ad essere femminile ma poi mi vergogno tantissimo se ci riesco e altri me lo fanno notare. In più a volte mi taglio perché un pò come per le ossa mi da una soddisfazione pazzesca e mi fa scaricare le emozioni, so che è stupido e me ne vergogno ma allo stesso tempo non voglio smettere, alla fine è solo il mio corpo e finchè tengo nascosta questa cosa non disturbo nessuno. Mi succede anche sempre più spesso di pensare che sia meglio farla finita perché sinceramente non vedo nessun senso in me e mi sento sempre più triste e angosciata da tutto. Questo era il principale motivo per cui volevo scrivere qui ma poi ormai che c'ero ho pensato di svuotare il sacco almeno una volta con qualcuno.

Questi pensieri mi vengono sempre più spesso ed è come se mi spingessero sempre più ad avere il coraggio di farlo davvero e prima o poi quella piccola parte più razionale che ancora mi trattiene mi lascerà ,lo so già perchè è come se questi pensieri si impossessassero completamente del mio cervello .In ultimo la cosa più divertente in tutto ciò, ma che in realtà mi fa tanto male è che in qualche modo volevo essere di aiuto alle persone,così da un anno studio Psicologia all'università.
Poi in quei brevi momenti in cui mi sento più lucida mi guardo, e mi rendo conto che ho sbagliato tutto e che la cosa migliore che posso fare per gli altri è quella di stargli lontano.Alla fine so di non essere la persona adatta a fare questo lavoro che tanto sognavo ,ma aver capito questo ,mi fa soffrire molto.In tutto ciò non so che fare e sinceramente sono sempre più convinta di avere un'unica soluzione perchè alla fine è come se fossi una cosa rotta che non puoi aggiustare e allora che si fa?!Te ne liberi.Questo è più o meno tutto. Scusatemi se vi ho in qualche modo appesantito e ringrazio chiunque di voi mi risponderà
Lia

Cara Lia,

a quanto dici sei veramente in un brutto momento. Da un anno non ti senti più la stessa. Quindi, da quando frequenti l’università?

Hai problemi col tuo corpo e con la tua femminilità di cui ti vergogni e che rifiuti. Non hai più interessi e non hai voglia di uscire con gli amici. Dici anche che il cibo non ha più gusto e che non t’interessa più. Poiché sei dimagrita provi una sottile, punitiva soddisfazione nel contemplare le tue ossa che sporgono.

Pensi al suicidio perché ti senti inutile e intanto ti tagli, per sfogare le emozioni, dici. Ma “sfogare” sarebbe “esprimere”, in questo modo, invece di esprimere, tu allontani emozioni che senti come troppo scomode e difficili e lo fai procurandoti dolorose sensazioni.

Hai bisogno di aiuto per superare questa situazione, se possibile rivolgiti ad uno psicoterapeuta della tua città.

Per ciò che riguarda la facoltà che hai scelto, e al lavoro che avevi tanto sognato, non pensare di avere sbagliato. Il fatto che adesso tu stia male non significa affatto che non potrai, in futuro, fare quella professione a cui aspiravi. Tutto quello che ora pensi di te stessa è travisato dai tuoi vissuti depressivi. Le tue ferite di oggi saranno la fonte della tua sensibilità di domani e anzi, quando qualcuno verrà da te a chiederti aiuto saprai come fare a darlo, perché saprai che tu stessa, forse con l’aiuto di qualcuno, hai potuto superare una situazione dalla quale ti sembrava impossibile uscire.

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Dott.ssaMaria Gurioli

Psicologo, Psicoterapeuta - Ferrara

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