informazioni di contatto
Via Marconi 3/5 - 24021 Albino (BG)
Tel: 3518682973
Via Lorenzo Bartolini 9 - 20155 Milano (MI)
Tel: +393402943715
Via Stesicoro, 87 - 00125 Roma (RM)
Tel: +393402943715
recensioni dei pazienti
Guido 20/11/2023
In questo Centro ho ricevuto tantissima formazione ed ho potuto apprezzare la grandissima sensibilità umana, la profonda capacità di contatto e la professionalità della dott.ssa De Blasio. Il modo in cui la teoria e la pratica sono costantemente interconnesse permette di comprendere profondamente il funzionamento psichico e fisiologico umano. L'alternanza di lavoro personale e formazione professionale assicura una crescita a 360° come persone e come professionisti! Assolutamente un'occasione da regalarsi!
Laura 11/05/2021
Mi ha ascoltata e compresa profondamente in momento difficilissimo della mia vita, Ero confusa, impaurita e mi sentivo in pezzi. la dottoressa non ha avuto paura di raccogliere i frammenti della mia mente. Oggi sono una donna consapevole della mia vulnerabilità, felicemente amata e felice di amare.
Quanti paesaggi abbiamo attravaersato! Un caro ricordo e una benedizione per ogni tua decisione.
Pinuccia 04/02/2021
L'incontro con questa professionista, con la sua umanità ma anche la sua competenza, ha cambiato la mia vita. Grazie al suo accompagnamento, nel percorso di scoperta della mia identità, mi sono vista e conosciuta. La sua capacità di contatto mi hanno dato il coraggio e la libertà di esserci e di crescere, quindi di vivere davvero.
Un percorso che tu hai attraversato con il desiderio profondo di esserci. Grazie a te.
presentazione
Di generazione in generazione è un Centro di Formazione e Cura della relazione. Direttrice del Centro e referente per la formazione è Maria Luisa De Blasio.
Ci occupiamo di formazione, rivolta principalmente a psicologi e psicoterapeuti di qualsiasi orientamento che vogliono crescere professionalmente in un gruppo di colleghi disposti al contatto, in vista dello sviluppo personale e professionale.
Il modello che ci è più caro è la Psicoterapia Integrativa focalizzata alla relazione e allo sviluppo (www.integrativeassociation.com), arricchito dalla teoria dei s/nodi esistenziali, elaborato da Maria Luisa De Blasio e di una profonda attenzione al processo di integrazione personale a partire dal corpo.
Ci occupiamo di cura della relazione attraverso centri clinici, in cui collaborano numerosi professionisti. Abbiamo tre Centri Clinici:
in via Lorenzo Bartolini 9, 20154 Milano; referente per Milano è Nadia Rotelli;
in via Marconi 2/3, 24021 Albino (BG); referente è Adele Stucchi;
in via Stesicoro 87, 00125 Roma; referente è Felicita De Blasio.
L’équipe del Centro offre un servizio di consulenza e di terapia individuale e/o di gruppo, di coppia, familiare per tutte le fasce d'età.
Ci occupiamo di promuovere una cultura della relazione e per questo facilitiamo gruppi di condivisione e percorsi finalizzati ad una cultura della pace.
Nella collaborazione tra di noi abbiamo scelto alcune direzioni irrinunciabili: la gratuità nella relazione - chi lavora con noi si dispone a promuovere l’altro più che se stesso; la condivisione - l’apertura di sé all’altro genera un clima gioioso che accompagna la decisione di fare un tratto di strada insieme. Questi valori permettono la collaborazione tra le generazioni e la circolarità delle competenze tra di noi.
Approccio
Con i colleghi del Centro di Formazione e Cura della relazione di generazione in generazione facciamo riferimento a molti modelli teorici che, nel corso degli anni, abbiamo approfondito e integrato in una proposta sintetizzata nel testo La formazione relazionale: proposta formativa per psicologi (ML De Blasio, 2022; Edizioni Universitarie Romane).
i punti cardine del nostro apporccio sono la relazione, i nodi esistenziali, il corpo, le radici transgenerazionali.
La relazione
La mente esiste perché in relazione. La mente isolata non esiste e perciò ogni processo, interno ed esterno, modifica la mente di entrambi i soggetti in relazione.
La mente è organizzata in forma gerarchica e si manifesta nel corpo, e in particolare nella struttura muscolare e nel linguaggio.
Il bisogno fondamentale nella relazione è il contatto. Per contatto s’intende la possibilità di fare esperienza di sé in presenza di un altro. Questo permette l’elaborazione delle esperienze e la costruzione di un senso di sé unitario.
Il bisogno di contatto si declina in molti modi che possono essere racchiusi in un duplice bisogno: essere amati e amare.
Mancanze ripetute di contatto nella relazione producono una divisone interiore (parte nascosta e parte manifesta).
Su questa divisione, e per mantenere questa divisione, si forma il copione: convinzioni su di sé, sugli altri e sulla vita, decisioni di sopravvivenza, schemi relazionali inconsci.
Il copione è generato dalla spinta vitale presente nella coscienza: istinto di sopravvivenza che è più forte dell’istinto di morte. La spinta vitale della coscienza va verso la salute e l’integrazione.
La funzione primaria del copione è salvare la relazione permettendo un certo senso di unità interiore.
Il copione può essere letto anche come la costruzione di speranze inconsce di salvezza e di auto salvezza.
Il copione può formarsi a tutte le età, in particolare quando siamo in una condizione di maggiore fragilità (primi anni di vita, esperienze di prolungato stress, lutti, cambi di vita, passaggi di stato di vita… traumi intenzionali o accidentali).
I primi anni di vita e l’esito delle relazioni primarie, la relazione con la madre prima di tutto e poi la relazione con il padre e con i fratelli, sono la struttura portante di ogni altra esperienza relazionale.
Lo sviluppo morale procede insieme allo sviluppo della coscienza. Il nostro cervello funziona secondo una morale naturale che ha le sue basi nella relazione. Anche lo sviluppo morale può contenere aspetti disfunzionali. Il copione può sostenere la costruzione della coscienza morale.
La disfunzione del comportamento è una forma creativa di adattamento al dolore nella relazione, la migliore che in quel momento della vita ciascuno poteva scegliere.
Tale disfunzione guarisce nella relazione e nella ridecisione delle proprie convinzioni inconsce. Non può esserci alcuna ridecisione al di fuori della relazione.
In questo processo ciascuno esercita la propria libertà e sceglie fino a che punto vuole arrivare.
I nodi esisteniali
Ciò che Berne chiamava convinzioni sulla vita raccontano l’esito delle conclusioni esperienziali dei nostri sistemi di copione, e, secondo noi, permettono anche di entrare in contatto con la dimensione spirituale che abita in ognuno di noi, e che chiamiamo appunto Vita, senza connotarla in altro modo se non per come si manifesta a livello universale ed esistenziale.
«Questo sappiamo, che tutte le cose sono legate come il sangue che unisce una famiglia… Tutto ciò che accade alla Terra, accade ai figli e alle figlie della Terra. L’uomo non tesse la trama della vita; in essa egli è soltanto un filo. Qualsiasi cosa fa alla trama, l’uomo la fa a se stesso» (La rete della vita, Fritjof e Capra, 2001).
Questa affermazione di Capra descrive bene cosa consideriamo per livello esistenziale e universale dell’esperienza umana: la rete della vita che ci precede, ci attraversa, ci nutre, ci sostiene, ci connette gli uni agli altri. Percepire la propria esistenza ancorata alla rete della vita offre la possibilità straordinaria di sentire battere il cuore del mondo. In ogni incontro autentico abbiamo la possibilità di entrare in contatto con quella sostanza silenziosa e invisibile, a tratti palpabile, che scorre in ogni incontro.
Consideriamo il contatto con le convinzioni sulla vita come uno dei punti di accesso alla dimensione spirituale presente in ogni persona, non connotata in modo confessionale ma determinante per l’integrazione del Sé, Consideriamo la relazione come lo spazio e il tempo della manifestazione della Vita.
La scommessa della vita è l’interconnessione tra le diversità. Questo tema è presente nella nostra riflessione sulle micro e macro dinamiche di potere all’interno delle relazioni, spesso dettate dall’invidia.
All’interno di questa fitta rete interconnessa ci sono alcuni snodi significativi, che determinano l’organizzazione dell’esperienza umana, che abbiamo chiamato nodi esistenziali: passaggi evolutivi che, a seconda della storia personale di ciascuno, viviamo in collaborazione con la vita o in un atteggiamento di potere su di essa.
Il corpo
“Nel rapporto madre-bambino si produce la prima educazione alla modulazione delle tensioni corporee e della motricità attraverso la costruzione di schemi motori” (Ruggieri).
Consideriamo il corpo come lo scenario in cui è scritto l’intreccio di gesti relazionali significativi e il luogo più antico della memoria relazionale, strettamente connesso con il sistema di attaccamento continuamente co-creato.
Attraverso il corpo la relazione prende la forma, la conoscenza si organizza (“l’intercorporeità” Gallese, 2007) e i processi vitali si intrecciano con le reazioni di sopravvivenza al dolore, che si stratifica nella memoria.
Nel corpo sono depositate le radici del copione di vita. “I copioni sono un insieme complesso di modelli inconsci basati su reazioni di sopravvivenza fisiologica, conclusioni esperienziali implicite, e/o introietti di autoregolazione, costituiti sotto stress, ad ogni stadio dello sviluppo, che inibiscono la spontaneità e limitano la flessibilità nella risoluzione dei problemi, il mantenimento della salute e delle relazioni con le persone.” R. Erskine M. Knapp, The scripts system: ad unconscious organization of experience. Internationale Journal of Integrative Psychotherapy, vol 1, N° 2,2010
La ricerca (G. Buccino e M. Mezzadri, 2013) afferma che c’è una strettissima correlazione tra l’espressione verbale e il nostro sistema muscolare, così che il nostro sistema muscolare, attraverso un gioco di tensione e distensione, ci parla dell’intenzione comunicativa espressa dalla parola.
Nel corpo sono presenti anche le invisibili connessioni con la rete della vita, contenute nel nostro sistema immunitario, all’interno del nostro codice genetico.
Le radici transgenrazionali
É possibile credere all’esistenza di un inconscio che si trasmette lungo le generazioni. Siamo parte di un tessuto le cui maglie sono strettamente intrecciate le une con le altre. Pensiamo che fatti, pensieri ed emozioni vengano trasmessi da una generazione all’altra. Ciò avviene quando un evento traumatico (individuale o familiare) non riesce ad essere elaborato e diventa qualcosa di indicibile, un segreto; dunque il contenuto emozionale dell’esperienza rimane bloccato in quello che Abraham e Torok (1993) definiscono nei concetti di “fantasma” e “cripta”. In tal modo è possibile che “le paure che assillano un individuo potrebbero essere le stesse che assillavano un genitore o un avo” (Baldascini, 2012); i nostri problemi possono perciò riflettere proprio quei conflitti, traumi e segreti non risolti all’interno del nostro sistema familiare.
L’indagine attenta, sintonizzata e coinvolta dei terapeuti verso la famiglia nel suo insieme e nei confronti di ogni membro permette il contatto con i bisogni relazionali congelati facilitando il contatto e la risoluzione dei legami di lealtà invisibili (Boszormenyi-Nagi 1998) - una forza per la quale i figli sono fedeli ai genitori e al loro clan familiare, tendendo a ripeterne il copione. Tali lealtà servono a mantenere il legame e un senso di identità comune fra le generazioni, per cui chi se ne discosta può avvertire la sensazione di avere tradito un modello di appartenenza oppure può sentirsi in colpa.
Guardando la famiglia nello scorrere delle generazioni sembra che “siamo meno liberi di quello che crediamo, ma abbiamo la possibilità di conquistare la nostra libertà e di uscire dal destino ripetitivo della nostra storia familiare comprendendo i legami complessi che si sono tessuti nella nostra famiglia” (Anne Anceline Schutzenberger, 2004).
aree di competenza
Condividere, sviluppare e sostenere le qualità generative di ogni incontro
Formazione professionale
A di generazione in generazione predilegiamo gli approcci di tipo umanistico e relazionale.
I collaboratori del Centro hanno tutti svolto la propria formazione in diversi approcci: Analisi Transazionale - Psicoterapia Integrativa focalizzata alla relazione - terapia Centrata sul Cliente e approccio rogersiano - terapia Sitemica - Gestalt therapy nell'approccio fenomenologico - Psicomotricità - Psicoanalisi intersoggettiva - Psicoterapia Funzionale - Psicoterapia psicoanalitica dell'adolescente e del giovane adulto.
Inotre hanno tutti svolto una formazione di primo livello nel modello della Psicoterapia Integrativa focalizzata alla relazione, hanno approfondito la terapia della copppia e della famiglia e sono impegnati nello sviluppo personale e professionale continuto all'interno del Centro e all'esterno di esso.
Ambiti di intervento
Offriamo servizi nell'ambito della consulenza e psicoterapia, della formazione, e della promozione sociale nelle sedi di Milano, Roma e Bergamo.
CONSULENZA E PSICOTERAPIA
L’accesso ai Servizi offerti dal Centro (www.digenerazioneingenerazione.com) prevede un primo colloquio di Accoglienza della domanda, una Valutazione psicodiagnostica in ottica relazionale se necessario, e successivamente l’indicazione di un piano di trattamento con invio all’interno o all’esterno del Centro.
L’équipe del Centro offre un servizio di consulenza e terapia individuale e/o di gruppo e di coppia per tutte le fasce d'età. Di generazione in generazione ha sviluppato una specifica competenza nella presa in carico di famiglie. Per chiedere un colloquio è necessario scrivere alla mail digenerazioneingenerazione@gmail.com
Per ogni richiesta di primo colloquio e/o di consulenza e di psicoterapia è necessario scrivere al Centro tramite il modulo dei contatti, indicando anche il recapito telefonico a cui essere richiamati.
FORMAZIONE per Psicologi
È la possibilità di cambiamento personale e sociale all’interno di un gruppo di colleghi, accompagnati ad una sempre maggiore esperienza di disponibilità al contatto, per una profonda integrazione di sé, che ha come scopo l’apprendimento di teoria e metodi relazionali. È un percorso di apprendimento che trova nel processo relazionale il suo fulcro e la sua fonte vitale.
Psicoterapia Integrativa focalizzata alla relazione.
La Psicoterapia Integrativa focalizzata alla relazione è un modello sviluppato da R. G. Erskine che, a partire dal concetto di contatto in relazione di Perls e dalla teoria degli Stati dell'Io di Berne, sviluppa un concetto di relazione specifico, strettamente connesso con le recenti teorie neuroscientifiche. Da essa – la relazione – la Psicoterapia Integrativa trae la chiave di metodi relazionali che stanno alla base dell'approccio integrativo e che diventano la strada maestra per l'integrazione di Sé e per l'incontro terapeutico. La relazione è al centro dello sviluppo, del disagio psicologico e della guarigione dalle ferite relazionali, in ogni fase dello sviluppo umano.
La formazione è organizzata per livelli di sviluppo professionale.
Il Master si rivolge agli Psicologi iscritti all'Ordine, agli Psicoterapeuti e ai Medici specializzati o specializzandi. Il master è sviluppato secondo gli standard formativi stabiliti dall'IIPA (www.integrativeassociation.com) in collaborazione con I.AN.T.I. (Istituto di Analisi Transazionale Integrativa).
Le radici della vita
Il corso si sofferma sulla dinamica di transfert e controtransfert e approfondisce il contatto con la famiglia che il terapeuta porta dentro di sé, sviluppando il tema dei Nodi Esistenziali, elaborato dal Centro di generazione in generazione, un’integrazione al modello teorico di copione di vita che connette la dimensione psicologica e spirituale dell’esistenza umana.
Il corpo in psicoterapia
Il corso offre un quadro di riferimento teorico che considera e utilizza il corpo e la sua espressività naturale come la carta d’identità di ciascuno di noi. Identità spesso sepolta o non pienamente conosciuta. Identità strettamente legata al tessuto relazionale di cui ciascuno si è nutrito e si nutre.
A partire dall’embriologia, il master offre una cornice teoretica dello sviluppo della percezione di esistere e di essere in relazione. Rielabora la teoria dell’attaccamento e dello sviluppo umano dal punto di vista della distribuzione delle tensioni corporee. Integra la teoria del copione con gli apporti delle neuroscienze e della psicofisiologia del modello bio-esistenziale di Vezio Ruggieri.
FORMAZIONE per educatori e insegnanti
Gruppo relazionale, è rivolto a psicologi, educatori e insegnanti.
La filosofia del gruppo si basa sul valore dell'apprendimento circolare che, passando attraverso il corpo, punta all'integrazione dei domini fisiologico, emotivo, cognitivo e comportamentale. Durante il percorso, emergono le competenze relazionali implicite e vengono acquisite le competenze specifiche della consulenza e della psicoterapia.
Gli obiettivi del corso sono i seguenti:
Il gruppo relazionale permette di sperimentare sicurezza nella relazione, protezione della vulnerabilità, potenza del contatto, connessione tra i membri, speranza nel futuro. Attraverso l’esperienza del gruppo, ciascun partecipante è accompagnato a riconoscere e favorire l’emergere delle proprie direzioni vitali e generative, che si esplicano in obiettivi di sviluppo personale e professionale.
PROMOZIONE SOCIALE
Da molti anni ci occupiamo di solidarietà, e lo spazio della promozione sociale all’interno di generazione in generazione ha lo scopo di condividere la riflessione, sempre attuale, sulle micro dinamiche di potere che si sviluppano all’interno delle relazioni, spesso quelle più importanti, sia nell’ambito professionale che nell’ambito personale.
La relazione attenta ai bisogni relazionali è capace di generare le competenze sociali necessarie perché la “famiglia umana” sia davvero il fondamento della libertà nel rispetto di ciascuno dei suoi membri.
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