Non voglio uscire dalla depressione
Mi chiamo Angela e ho 15 anni da un anno sono in cura dalla depressione e dell"'autolesionismo, il problema? Non voglio uscirci, voglio continuare a tagliarmi. Vorrei non prendere più le pastiglie che ne prendo molte ma purtroppo mi obbligano a prenderle anche se qualchevolta quando c'è opportunità faccio finta di prenderle. Un giorno quando ho pianto perché non mi tagliavo sono andata nel cassetto dove c'era la lametta ma ho pensato ai miei che dopo si arrabbiano e mi spaventano e io non voglio provare quella paura quindi non mi sono tagliata ma se non c'era quel problema mi sarei tagliata sicuramente ce ne ho bisogno. Non so perché non voglio guarire da questo problema, do delle supposizione, forse mi sento troppo attaccata a questo o forse perché se non mi sento in quel modo non mi sento me stessa infatti provo costantemente senso di vuotezza. Penso sempre che é meglio morire ma lo so benissimo che non ho il coraggio o se mi trovo vicino alla morte penso che non vorrei morire e che ho paura di morire. Perché ho paura di morire?.doltretutto forse neanche mi interessa o solo un po' di quello che provano i miei (bho). Poi mi dondolo di continuo con le canzoni sempre non riesco a farne a meno se non lo faccio mi innervosisco prima di questo dondolamento giravo la testa ma ho smesso e al posto di quello mi dondolo a destra e sinistra non so se é per l'ADHD che mi hanno diagnosticato o se é un vizio cosa che io non credo che mi ha detto la psichiatra (non ho neanche il coraggio di dirle tutto soltanto la parte minima)
Ciao Angela, mi chiamo Maria. La tua lettera mi ha colpito molto per la frase iniziale: dici che da un anno sei in cura dalla depressione. Che frase particolare, non si tratta di un errore, la frase è troppo precisa: sei in cura dalla depressione, e allora mi viene da chiederti: per quale sofferenza ti stai curando, ti stai facendo curare dalla depressione?
Tu hai colto il senso dei sintomi che hanno a che fare con la sfera psichica, cioè con la nostra interiorità sconosciuta; i sintomi psichici sono in effetti qualcosa con cui una persona cerca di curare qualcosa di molto doloroso o angosciante. Sei una ragazza molto intelligente e sono sicura che puoi farcela, comincia a chiederti cosa veramente ti fa stare male e che si nasconde dietro la tua depressione e la coazione a tagliarti. Lascia perdere le sigle diagnostiche, servono solo ad etichettare, non hai bisogno di etichette, sei una persona viva. I farmaci sono molto utili e da prendere con costanza per calmare l’angoscia e l’agitazione che altrimenti risultano devastanti, ma occorre anche che tu trovi una persona che ti possa aiutare a rispondere alle tue domande.
Un caro saluto,
Maria Pinto
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicoanalista - Bari - Taranto