Il mio ex marito mi tratta come una sconosciuta e sto subendo da parte sua continui martiri
sto cercando aiuto da un po' per una stanchezza di vita che oramai mi pervade e vorrei sapere dove trovare altre energie.ero sposata con un uomo che per carattere mi trascurava parecchio..mi sono invaghita di un altro platonicamente e da lì ho chiesto la separazione (senza avere avuto una relazione affettiva e sapendo che non l'avrei mai avuta) perchè non sentivo amore da parte sua mentre questa affezione nuova e tenera mi dava gioia. lui dopo un mese di cattiverie (ABBIAMO DUE BAMBINI OGGI DI 5 E 6 ANNI) anche davanti alla bambina piu' grande accusandomi di cose assurde e non vere e di crudeltà verbali di cui mi attribuisce tutt'ora la colpa...ritrova una nuova vita solo dopo UN MESE dando a me la conferma che non mi amava oramai chissa da quanto tempo (con una giovane di 25 anni). praticamente oramai ci convive da 11 mesi.io dopo tre mesi riprovai a ritornare anche per i bambini ma lui aveva già deciso che io ero un'estranea e sono rimasta paralizzata da tanto gelo e dal fatto che mi trattasse come una sconosciuta parlandomi di questa (prendendo però il sesso che è durato almeno per 6 mesi)...automaticamente difendendo la nuova. io che a parte la lingua lunga sono il classico pezzo di pane, sto subendo da parte sua continui martiri..negazioni sui suoi diritti di padre, accuse su cose assurde, accusata di essere una piagnona che lo fa apposta per farlo sentire in colpa, di trattarlo male (quando in realtà il mio trattarlo male è una risposta al suo farlo a me), mi occupo dei bambini per i doveri e lui solo per i piaceri, mi chiama tipa che si sistema le cose a suo comodo quando è esattamente vero il contrario, i suoi genitori per dispetto a me negano aiuti per quanto riguarda i bambini ed io che lavoro fuori casa e non ho la pausa pranzo spesso ho difficoltà ai limiti del licenziamento, io non ho nessuno sono sola e non capisco il motivo di questo trattamento..so solo che si è circondato di bugie sul mio conto dicendo cose assurde...e ho una paura fattuta di parlare con lui. i bambini lo amano e lui ha già presentato loro la nuova e quando gli ho fatto notare che esistono dei tempi da rispettare per i bambini lui mi ha attaccato facendomi intendere che non dovevo mischiarmi con la sua vita.mi impedisce di andare a trovare i bambini quando stanno con lui e io sento attraverso i miei bimbi il peso di questo e la loro difficoltà...cosa che io non faccio..lui previa comunicazione puo' venire quando vuole.dice che io non ho nessun diritto legale a chiedergli aiuto se non posso prendere i bimbi a scuola..mentre non è assolutamente vero..in sintese è palese e tangibile che mi sta MOBBIZZANDO sapendo che per amore dei bimbi io abbozzo. solo che io non smetto di piangere quando sono sola..ho perso le enrgie, anche i passanti se ne accorgono..mi faccio trattar male anche da chi calpesta i piedi per strada e chiedo scusa io perchè non dovevo passare di là. mi sento debole spaventata e incapace di reagire e fuggo di fronte al nuovo.quando squilla il telefono ed è lui che vuole parlare coi bimbi mi batte il cuore dipanico. sono andata ad un consultorio dove la consulente mi ha descritto la situazione come SCHIZOFRENICA...ossia troppo in troppo poco tempo dicendo che tutto sommato me la stavo cavando...ma io ora sono a pezzi e non so se riuscirò a subire ancora quegli atteggiamenti da parte di quello che io oramai considero un pazzo.lui si sta accanendo volutamente contro la mia persona per scacciarla...e io non so come reagire per farlo smettere ...senza far male ai bambini. se ci ligli dico di finirla lui mi fa passare per la mamma cattiva che litiga col papa e non vuole instaurare la pace.se faccio pace..ui mi spolpa viva approfittandosene..io sono nel baratro piu' assoluto..per amore dei bimbi sto abbozzando troppo..c'è un modo furbo che a me non viene e che posso usare per fargli cambiare atteggiamento senza che ricada sui bimbi....?io sono così stanca....tra un po' fa un anno che non ho un sorriso e una tregua
Cara Anna, la situazione che lei descrive è molto complessa. Capisco il suo dolore e il suo senso di resa, ma credo che lei dovrebbe riprendere in mano la sua vita, per lei, non solo per i suoi bambini. Continuare a combattere contro quest'uomo, ne vale veramente la pena? Si è posta questa domanda? Provi ad interrogarsi su questo, cosa merito io, cosa meritano i miei figli? Forse non è una guerra la risposta, ma questo è solo il mio parere, la sua risposta sarà senza dubbio adeguata alla sua situazione. Se riesce a farsi aiutare da qualcuno in questa situazione, magari la aiuterebbe a vedere le cose da un altro punto di vista, a capire cosa è meglio fare. Non ci sono consigli per far smettere quest'uomo di comportarsi così, lei sola può cambiare il suo modo di reagire e di vivere, non quello di suo marito. Un caro saluto
Psicologo, Psicoterapeuta - Pescara