Elaborare dignitosamente un lutto rilevante
Gentili Psicologi, ho 62 anni, figlio unico e celibe,e mia madre novantenne è deceduta da poco. Non ostante mi avesse avvertito da tempo, data l'età avanzata, il dolore è egualmente pesante. Ho letto l'articolo sull'elaborazione del lutto ed ho notato che, delle 4 fasi, le più difficili sono la seconda e la terza, nelle quali la mancanza della persona cara si fa più sentire. Chiedo molto brevemente: come si può elaborare dignitosamente un lutto rilevante? Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Gentile Fabrizio,
purtroppo non esiste una tecnica "da manuale" per l'elaborazione del lutto. Sicuramente la mancanza di sua madre si fa sentrie con grande malinconia nella sua quotidianita', soprattutto perchè rappresentava il suo, se non unico legame affettivo. Infatti, dalle sue parole intravedo un vuoto sul piano relazionale. Dal momento che non ha fratelli con cui condividere il dolore del lutto potrebbe dedicarsi ad attività che coinvolgano anche la partecipazione di altri in modo tale da ampliare la sua rete amicale, concentrarsi sui suoi bisogni e magari su nuovi progetti.