Tradito dallo psicologo
Vado da uno psicologo da circa 2 anni all'inizio 1 volta a settimana, nell ultimo anno ogni 2 settimane. Circa 4 mesi fa, avevo cominciato ad andare da lui anche in coppia con la mia compagna, dopo 3 sedute ci dice :"se decidete di sposarvi continuo a seguirvi in coppia altrimenti no". Con molto stupore per la sua risposta gli dico che qualunque cosa avessimo deciso non sarei comunque più venuto a fare terapia di coppia, prima di salutarci chiedo di usare il bagno, nel frattempo lui prende contatti con lel e si mettono d'accordo per iniziare una terapia individuale. Poi mi manda un messaggio dicendomi che incontrerà la mia compagna per " spiegarle il mio punto di vista", sono un po' perplesso ma avendo comunque fiducia in lui gli dico che sono contento che la mia compagna venga da lui in terapia. Dopo un mese di terapia, la mia compagna mi dice che lui insiste che lei mi lasci, dopo aver detto questo passano 3 giorni e mi comunica la sua decisione di lasciarmi. Ovviamente sono sconvolto e sto molto male. Quindi oltre l'abbandono della mia compagna ho subito un altro abbandono ( difficile che io possa continuare la terapia) e mi sento profondamente tradito. Vorrei ricevere dei consigli in merito grazie
Gentile Emanuele,
mi dispiace per quanto ha vissuto e comprendo la sua sofferenza. Ritengo comunque doveroso precisare che la nostra deontologia professionale ci impone lealtà e professionalità pertanto senza una adeguata spiegazione dell'accaduto da parte del collega faccio difficoltà a prendere una posizione ritenendo che debba sicuramente essereci una spiegazione che includa il suo vissuto di abbandono. La invito a confrontarsi con il collega chiedendo un incontro ed esprimere le sue perplessità. Troverà sicuramente con lui il modo giusto di interpretare il suo vissuto e la indirizzerà nel cercare la modalità per affrontarlo.