Vicolo cieco
Ho 48 anni. Ho fallito la mia carriera d'artista.
La mia vita professionale non mi soddisfa. Sto cercando altre soluzioni lavorative ma ogni volta che mi accingo a fare un tentativo mi ritrovo come schiacciato dalle difficoltà che mi sono insormontabili. Non riesco piú ad occuparmi dei miei documenti. Devo rifare la patente di guida e l'idea mi paralizza. Sono padre e mi sento un impostore quando cerco di incarnare il mio ruolo in quanto non credo poter dare nulla di utile a mio figlio. Lui dice di volermi bene ma come potrebbe dire il contrario. Mia moglie é una donna di successo piena di energia ed entusiasmo. Io non sono niente. Non ho avuto ne la forza ne il talento per realizzare gli obbiettivi che mi ero prefissato. E adesso?
Buongiorno Stefano.
Adesso è tempo di essere meno critico con se stesso, di vedere anche quello che ha costruito (la sua famiglia, per esempio), di individuare le risorse personali, e non solo i fallimenti e capire in che direzione vuole andare.
Forse è il momento di affrontare le paure e riprendere in mano la vita, riappropriarsi del "volante" e guidare il proprio destino da PROTAGONISTA. Magari chiedendo aiuto... Coraggio!
Dott.ssa Marialuisa Ferrari
psicologa, psicoterapeuta - Brescia