Non riesco più a fare sesso con il mio compagno
Salve, da 2 anni circa sto insieme al mio ragazzo e conviviamo da 1; premetto che siamo molto complici e insieme stiamo molto bene.
I primi mesi andava tutto al meglio, da un po di tempo invece ho un'ansia che arriva quando stiamo per fare l'amore o se penso che dobbiamo farlo.. l'ansia che ho consiste in una sensazione spiacevole quando mi tocca il corpo e soprattutto nelle parti intime e in una paura di compiere l'atto sessuale.
Vorrei raccontare un'esperienza e da voi mi piacerebbe sapere se potrebbe essere collegata. Qualche anno fa (prima di conoscere il mio attuale ragazzo) in discoteca l'allora fidanzato di una mia amica (quindi mio conoscente) mi propose di andare con lui fuori a fumare una sigaretta, io salii in macchina con lui e mi portó in un bosco, mi chiese di fare delle cose a cui io risposi di no, allora scese dalla macchina, venne dal mio lato e aprì la portiera, "costringendomi" ad avere un rapporto completo con lui.
Prima di questa vicenda (potrebbe essere anche dopo, non me lo ricordo) io e lui una sera, sempre in quella discoteca, ci eravamo "avvicinati" (senza arrivare a rapporto completo perchè ad un certo punto pensai che era il ragazzo di una mia amica), allora quando successe il secondo episodio non l'avevo mai pensato come violenza perchè comunque io l'avevo, diciamo, provocato senza pero arrivare infondo, e poi perche non sarei neanche dovuta salire in macchina con lui.
Adesso penso che questo non giustifichi il suo gesto, ma di lui non mi importa sinceramente, mi interessa risolvere il problema con il mio ragazzo, che nel sesso trovavamo complicità, mentre ora solo il pensiero di farlo o sentire lui che mi sfiora e mi tocca mi dà una bruttissima sensazione.
Nonostante ciò, io concludo il rapporto con il mio ragazzo, che inizialmente mi fa male e non mi eccito assolutamente, dopo il rapporto sto meglio.
Cara Valentina,
mi dispiace molto per la situazione che si è trovata ad affrontare e nulla giustifica il comportamento di quel ragazzo a seguito di un suo rifiuto.
Il collegamento che fa lei potrebbe essere corretto rispetto al suo malessere attuale.
Per affrontare la situazione, credo che la cosa migliore dovrebbe essere quella di contattare un professionista e affrontare un suo percorso di terapia.
Le faccio i migliori auguri e resto a disposizione.