Sono una ragazza di 27 anni e da circa un anno soffro d'ansia

Salve, sono una ragazza di 27 anni e da circa un anno soffro d'ansia. I primi sintomi sono stati vertigini, sudorazione, pressione eccessiva alle orecchie quasi come se volessero scoppiare. Dopo un paio di mesi questi sintomi sono spariti lasciando spazio alla tachicardia e all'agitazione. Ho cominciato a prendere lo Xanax perchè non riuscivo a calmarmi e avevo paura di impazzire. Devo dire che all'inizio ero molto spaventata e sorpresa perchè mi ritengo una persona molto forte e sembrava impossibile che fosse capitato a me. Ho capito che l'ansia non era il problema ma la conseguenza di un disagio personale. Ho deciso di capire perchè stessi male e ho cominciato ad autoanalizzarmi. In realtà, credo di aver sempre saputo di cosa si trattasse. Da un paio d'anni ho cominciato ad avere la sensazione che stessi sprecando la mia vita, facendo un lavoro, vivendo in un contesto e frequentando gente che in realtà mi interessava e mi interessa poco. Avevo voglia di cambiare tutto, di partire e ricominciare tutto da capo, là fuori c'era il mondo e io stavo sprecando i miei anni migliori facendo una vita che non mi dava più soddisfazioni. Purtroppo per mancanza di coraggio e per paura di fallire ho continuato a fare la solita vita, quella che sembrava essere giusta, ragionevole. Il mio sogno di andare altrove e fare mille esperienze era svanito e questo mi ha dato il colpo di grazia. In generale sono una persona che ama conoscere, fare esperienze, vivere con passione. Il contesto in cui vivo invece è molto limitante,apatico e infatti mi capita spesso di provare una sensazione di oppressione davvero terribile. Dopo questa mia analisi ho finalmente deciso di tentare di realizzare i miei desideri e questo pensiero mi ha aiutato a stare meglio, finalmente comincerò una nuova vita. Adesso sto meglio,l'ansia è diminuita moltissimo e riesco ad autocontrollarmi quando a volte riappare, preciso che prendo ancora 4 gocce di xanax al giorno e che vorrei presto eliminare del tutto il farmaco (mi ha seguito un medico, ho ridotto il dosaggio gradualmente, all'inizio prendevo anche 45 gocce al giorno e in circa 9 mesi sono arrivata a prenderne 4). So anche che l'ansia provoca pensieri negativi, sono stata malissimo al pensiero di poter essere "pazza",depressa, che la mia vita potesse essere una noia ed un fallimento totale anche in futuro, poi ho capito che erano solo mie paure e che in qualche modo dovevo combatterle e convincermi del contrario, ed in parte ci sono riuscita. Sono consapevole che devo lavorarci ancora, perchè mi capita anche adesso qualche volte di stare male per questi pensieri. Ad esempio, da un pò mi viene da pensare al suicidio anche se non ho minimante intenzione di fare una cosa del genere! perchè succede? Si tratta ancora di insicurezza e di paura? Più che altro ho cominciato a pensare al perchè la gente arriva a suicidarsi e poi ho provato a chiedermi se io potessi mai fare una cosa così, ovviamente non lo farei mai ma perchè mi viene da pensarci, allora? Questa cosa mi spaventa e mi fa provare un grande senso di angoscia e di tristezza..Io voglio vivere e star bene, ho progettato di cambiar vita proprio per questo.. Credevo di essere arrivata alla fine di questo orribile percorso..ma quando finirà? Grazie,attendo risposte Saluti
Cara Anna, innanzitutto vorrei dirti che mi ha colpito molto il tuo messaggio non solo perché conosco bene il contesto sociale del quale parli ma soprattutto, mi ha colpito, il tuo desiderio di “auto-analizzarti quindi di conseguenza, il tuo essere molto informata e minuziosa nel definire e descrivere la tua ansia ”. Dalle tue parole traspare molto il voler farcela da sola, il concentrare tutto su te stessa e questo ti fa molto onore anche se a volte abbiamo bisogno di non sentirci soli e di chiedere aiuto all’altro. Mi sembra un po’ l’associare “il farmaco” all’amico immaginario, a qualcosa alla quale per un po’ ci siamo appoggiati ma della quale bisogna assolutamente liberarsi perché come retaggio culturale spesso impone “dovremo cavarcela da soli” così da poter essere “ok” in una società veloce, fluida e in continuo rinnovamento! All’ansia si associano spesso pensieri negativi e non è inusuale che tra questi si pensi anche al suicidio, alla paura della morte. Nel tuo messaggio parlando dei pensieri negativi scrivi “poi ho capito che erano solo mie paure e che in qualche modo dovevo combatterle e convincermi del contrario, ed in parte ci sono riuscita”. Anna, non io non credo che questo viaggio alla scoperta di te stessa tu debba farlo da sola ma potresti quando ti sentirai pronta farti accompagnare. Immagina questo come un viaggio in macchina: chi guida, oltre ad avere la patente (le competenze riconosciute), l’auto in perfette condizioni e i documenti in regola (strumenti validi) si fa guidare dalla segnaletica (indizi), che lo obbliga a rallentare (seguire i tempi del soggetto), a cambiare percorso (usare strumenti diversi), ad una sosta forzata, ad adeguarsi alla situazione. La meta verrà raggiunta, sarai tu a dettare i tempi del tuo viaggio cosicché potrai consapevolmente e realmente scegliere non solo la tua meta geografica ma farlo con benessere.