informazioni di contatto
via Einaudi 2 - 10093 Collegno (TO)
presentazione
Mi chiamo Marilena Gerbino, sono una psicologa e una psicoterapeuta. Voglio raccontarvi qualcosa dei miei studi, dei miei interessi e del lavoro che amo. Per far questo torno indietro di alcuni anni... Ho frequentato il Liceo Scientifico Marie Curie di Grugliasco, con l'idea già abbozzata ma ancora poco nitida, di proseguire gli studi in ambito sanitario. Non avevo fretta di decidere che lavoro fare e mi godevo gli anni del liceo senza chiedermelo troppo. Mi avevano affascinato ed incuriosito le lezioni di due professori di filosofia al 4° e al 5° anno, in cui venivano proposte alcune vignette sulla psicologia, Freud e l'inconscio, gli atti mancati, i sogni e la loro interpretazione. Così, inaspettatamente, ho trovato una risposta alla domanda che non mi ero ancora posta. Una volta diplomata, ho deciso di tentare il test d'ingresso per iscrivermi alla Facoltà di Psicologia, dove ancora oggi, dopo quindici anni, coltivo la stessa passione. Inizialmente ero insicura e anche un po' fatalista, perciò avevo pensato all'alternativa del corso di Laurea in lingue e letterature straniere. Avrei voluto approfondire la cultura e la letteratura inglese, per poi prendere un aereo e andare a Londra. Ho avuto modo di visitare Londra più di una volta e immergermi in quell'atmosfera magica che la circonda, fatta di mille odori, colori e sensazioni nuove... ma ho approfondito una letteratura diversa, in ambito più scientifico. Quel test di ingresso è andato bene e lezione dopo lezione, esame dopo esame, sono arrivata alla laurea: prima quella triennale -conclusa con una tesi sul gioco d'azzardo patologico- e poi quella magistrale -con una tesi che aveva lo scopo di analizzare e confrontare alcuni concetti clinici inerenti il tema del trauma e delle sue conseguenze sulla personalità (“Wise Baby” di S. Ferenczi, “Falso Sè” di D. W. Winnicott e “Bambino Dotato” di A. Miller)-. Il mio interesse principale si è orientato verso il tema del trauma, in particolare quello relazionale. Questo interesse, una volta terminato il tirocinio post lauream -svolto nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'Ospedale Amedeo di Savoia- e una volta sostenuto l'Esame di Stato per esercitare la professione di Psicologa, ha rinnovato la passione per la materia e ha reso più chiara e vivida l'intuizione che albergava dentro di me, in fondo da sempre: diventare psicoterapeuta, provare a curare le persone che hanno sofferto a causa di traumi relazionali, o meglio, curare i loro esiti traumatici. Ho deciso di proseguire gli studi e scelto la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica che, per orientamento e per moduli di insegnamento, mi ha permesso di approfondire i miei interessi clinici. Ho svolto i cinque anni di tirocinio di specialità presso il Centro di Psicoterapia Psicoanalitica di via Stradella 203, a Torino, e questa esperienza mi ha fatto entrare definitivamente nel “mondo della psicoterapia” e ho potuto immergermi nel difficile ruolo di psicoterapeuta, inizialmente seguita e supervisionata nel mio lavoro. In seguito, alcuni anni di esperienza lavorativa in Gruppi Appartamento Psichiatrici ad alta copertura e varie collaborazioni con i Servizi sociali nell'ambito della disabilità adulti hanno contribuito ad ampliare la formazione nei confronti dei pazienti adulti in diversi contesti. Queste esperienze mi hanno permesso di avvicinare sofferenze profonde e storie di vita difficili. Sono grata a tutte le persone che ho conosciuto in quegli anni, che mi hanno onorato condividendo con me le loro vite, regalandomi un ricordo per sempre. Una volta specializzata ho iniziato a lavorare privatamente come psicoterapeuta e attualmente ricevo a Collegno, in via Einaudi 2. Oggi vi ho raccontato la strada che ho percorso ma che prosegue perchè, nella mia professione, la formazione è continua ed è necessario un aggiornamento costante che permetta di mantenersi al passo con le nuove scoperte scientifiche, con i cambiamenti e le evoluzioni della società, delle persone, del loro modo di vivere, di stare bene e di soffrire. Sulla scia di un interesse crescente per un tipo di psicoterapia che prende le distanze dall'idea classica dell'analista silenzioso -che studia l'altro preda di pulsioni e istinti, che arriva a conoscerlo e lo illumina di questo sapere per ampliare la sua consapevolezza- mi sono orientata verso un approccio relazionale alla terapia. Nell'intento di approfondire questo approccio mi sono avvicinata e sono attualmente socia dell'Associazione “Studi Relazionali”, con sede a Torino, che si occupa di promuovere e diffondere una cultura clinica di tipo relazionale attraverso svariate attività formative e culturali. La prospettiva relazionale si basa sull'idea che ciò che permette alle persone di nascere, crescere e svilupparsi è la relazione e che quindi, anche in ambito terapeutico, è questa a costituire il principale strumento di cura. Il compito terapeutico è quello di fornire al paziente una relazione d'attaccamento sana, adeguata, permettendogli di far crescere la sua mente, di riprendere il suo sviluppo, interrotto o bloccato, e di evolvere, riconquistando spazi di libertà che prima non c'erano e che, nella loro assenza, creano limiti e sofferenza nella vita e nelle relazioni con gli altri. Il processo terapeutico prevede, quindi, la “costruzione” di una relazione terapeutica ad hoc, disegnata su misura, unica e irripetibile... com'è in fondo ciascuno di noi. Queste sono alcune delle idee che orientano il mio modo di lavorare oggi. Ringrazio chi ha letto fino a qui e ha avuto la curiosità di conoscere la mia storia personale e professionale M. G.
aree di competenza
Hai avuto un appuntamento con la Dott.ssa Marilena Gerbino?
Scrivi una recensione e parlaci della tua esperienza!
lascia una recensione
La Dott.ssa Marilena Gerbino non ha ancora attivato il calendario per prenotare appuntamenti online.
chiedi di attivare le prenotazioni online