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presentazione
Ho collaborato a scopi di ricerca con la facoltà medica di Milano, l’Università della Calabria, varie istituzioni scolastiche e l'università di Santiago de Cuba.
Mi occupo di Psicoterapia in studio e online.
Approccio
Ho ricoperto per più mandati il ruolo di vicepresidente , attualmente sono tesoriere.
Sono autrice di numerosi contributi pubblicati su riviste nazionali e internazionali; ha partecipato a numerose conferenze , seminari e congressi nazionali e mondiali. I miei principali ambiti di interesse e di ricerca risiedono nel campo dell'EMDR , della psicotraumatologia , dei disturbi del comportamento alimentare e della sessuologia.
aree di competenza
Formazione professionale
Mi occupo inoltre di cura e ricerca nel campo dei disturbi alimentari, come anoressia, bulimia e Binge Eating Desorder (sindrome da alimentazione incontrollata). Sono autrice dei testi Emdr:uno strumento di dialogo tra le psicoterapie edito da Mcgraw-Hill e Emdr e disturbi alimentari edito da Giunti Editore.
I casi clinici presentati nel libro evidenziano i risvolti pratico-operativi del metodo EMDR, utilizzabile su tre versanti: Passato (individuazione delle esperienze traumatiche), Presente (gestione del sintomo), Futuro (prevenzione delle ricadute).
Spesso i disturbi alimentari hanno all’origine esperienze traumatiche. La “dissociazione” conseguente al trauma più essere colta attraverso lo scarso livello di consapevolezza, tipico di questi pazienti, nel considerare il proprio corpo come parte di se stessi. Il corpo è nemico e questa è la ragione per cui voglio dissociarsi. Il corpo è “colpevole”, e deve essere punito per ciò che a causa sua è accaduto nel passato.
In questi casi, che sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare, occorre che lo psicoterapeuta sia capace di aiutare il paziente a fare delle correlazioni fra il trauma del passato ed i problemi alimentari del presente. L’EMDR può facilitare e velocizzare questo percorso.
Ambiti di intervento
Per aiutare adulti e bambini con problematiche legate al cibo bisogna innanzi tutto tenere presente che qualunque approccio terapeutico deve contemplare il sostegno di un dietologo o di un nutrizionista, uno psicologo che dia dei consigli pratici e semplici su come approcciarsi al cibo e su come contrastare i problemi ad essi correlati. Infine però, ed è la cosa risolutiva, occorre aiutare il paziente ad andare alle origini del problema, a guardare indietro nella propria vita per comprendere quando il cibo ha iniziato a diventare un problema,e perchè. L’EMDR può essere integrato nei programmi terapeutici per i disturbi alimentari aumentandone l’efficacia, qualunque sia l’orientamento teorico del terapeuta.
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