La tiro fuori la laurea dal cassetto?
Buonasera mi chiamo Valentina ho 47 anni e abito a Roma. Sono separata da 18 anni, ho una figlia maggiorenne e un compagno con il quale convivo felicemente da 2 anni.
Sono una psicoterapeuta sistemico relazionale e ho lavorato per qualche anno come psicologa e poi.......
E' questo "e poi" che mi spinge a chiedervi un consiglio. Sono anni che ho letteralmente messo il "mondo psicologia" dentro ad un cassetto. Quindi ho lavorato in settori completamente estranei al mio, niente più aggiornamenti, niente più letture specifiche. Tutto congelato. Complici eventi stressanti che ho dovuto affrontare e il tempo che passa in fretta, ora mi trovo a prendere atto della situazione. In questo momento sono un'impiegata a tempo indeterminato, faccio la cassiera.....da tre anni. Sono da due mesi in malattia perché ho subito un'intervento chirurgico ai piedi che mi costringe ad una ridotta mobilità e mi regala molto tempo libero...
E penso che mi piacerebbe tanto ricominciare da dove ho lasciato. Però devo fare i conti con tante paure che mi bloccano...
Quella più grande riguarda i pazienti....non sapere cosa dire ad una persona che chiede aiuto....non so se sembra una paura infondata o meno, ma la avverto....E penso anche che dovrei colmare un vuoto che dura da tanto, e riempirlo con tutto ciò che avrei fatto se avessi lavorato come psicologa. Libri, seminari,convegni ecc..
Mi auguro di essere stata chiara e vi ringrazio per riflessioni e consigli.
Salve
Ciao Valentina, è curioso che una collega scrivi qui e mi fa piacere poterti rispondere 'alla pari' (mi ha colpito pure il fatto che abbiamo la stessa età!)
Credo che la tua domanda chiaramente sia più che legittima ma te ne faccio un'altra: poichè sono passati degli anni e la vita si sa ci mette alla prova, ci cambia e ci pone di fronte a mille cose, cosa pensi che tu abbia bisogno di approfondire, di affrontare sulla tua persona? I figli, i mariti ed i pazienti ci mettono sempre a dura prova e ci 'sbattono' in faccia le nostre debolezze da un lato e ci aiutano a riscoprire le nostre risorse dall'altro. Ecco, questo è ciò che mi viene da dirti. Se ti fa piacere io lavoro con la bioenergetica e lo psicodramma, forse approcci diversi da quelli a cui sei abituata, approcci in cui anche il corpo, il movimento, l'andare verso ecc... hanno un senso. Direi fai delle esperienze individuali o di gruppo per 'rinfrescare' il tuo 'stare dentro'...
Un abbraccio