Autostima a 40 anni
Buon giorno mi chiamo Andrea ho 40 anni, nella vita purtroppo fin dalle elementari ho sempre vissuto come un bambino diverso dal branco e di conseguenza deriso e trattato male. Ho odiato per questo lo studio, la mia famiglia molto severa e che mi manipolano mi hanno sempre fatto sentire un fallito perche non ero diplomato e non ho fatto il militare sotto le armi, in più tutta la mia famiglia mi ha sempre detto che sono brutto fisicamente e che nessuno mi vuole. Le amicizie tutte che seguirono il branco e col tempo le ho perse tutte. A lavoro ho fatto 8 anni il muratore in famiglia ma mi hanno sempre trattato tutti all antica cioè massacrando i giovani per istruirli, poi sono passato in fabbrica dove li ho trovato un responsabile a cui non stavo simpatico e non ha mai fatto evolvere le mie conoscenze e il mio lavoro nonostante mi fossi diplomato con i serali (anche li presi dei nomi dalla prof perche un compagno mi copiò e pensò che fossi stato io e mi fece una sceneggiata davanti alla corte d esami facendomi sentire tutt oggi un fallito). L'azienda si è evoluta, tutti si sono evoluti tranne me che sono sempre all inizio. Vorrei tanto riprendere il fitness e culturarmi in esso lasciato da parte per colpa dei miei genitori e capo d azienda ma psicologicamente non riesco a resettare questo mio sentirmi fallito soprattutto vedendomi a 40 anni non soddisfatto di me stesso nonostante oggi ho una casa e una moglie e partire col fitness con grinta e voglia di spaccare tutto come fanno molti youtuber o persone che conosco che ormai hanno la loro attività indipendente. Come posso sbloccarmi e abbandonare il passato per sempre senza svegliarmi di notte e fare uscire durante il giorno magoni e questo sentirmi fallito e inferiore a tutti??? grazie mille buona giornata
La questione va ribaltata. L'Autostima che si fonda sull'apprezzamento altrui è una modalità certa per essere dipendenti dagli altri e quindi, ai loro occhi, assolutamente privi di Autostima. L'Autostima si fonda sulla capacità di stare bene con se stessi INDIPENDENTEMENTE dalla considerazione altrui. Ma qui si pone il problema vero: osservarsi significa correre il rischio di accorgersi di se stessi, di come si è in realtà. Se non si corre questo "rischio" inutile cercare formule salvifiche. Da anni pratico personalmente l'Autostima: dall'alimentazione, alle modalità di scegliere come vestirmi, quale musica ascoltare e quali parole usare. Esiste un breviario di autosservazione pratica che utilizzo anche con i pazienti. Breve, pratico, efficace. Da quando seguo questa via la considerazione che mi riservano gli altri è un problema loro, non più mio. Se la cosa suscita il suo interesse mi contatti. Dott.Mario Bianchini