Dottore in Tecniche Psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità
Il mio compagno è ossessionato dalla vicina
Buongiorno, Mi chiamo Barbara e convivo da 6 anni con un un uomo che dice di amarmi ma che non mi vuole sposare perché non ho fiducia in Lui. È questa la verità? Lui non mi ha mai tradita ma il suo comportamento lascia a desiderare, come ad. Es. La fissazione che ha con la vicina che vive sopra e che conosce da molti più anni di me. Mi sono accorta di questa sua ossessione quando ha iniziato a paragonarmi a lei, durante un litigio, con frasi del tipo: - lei vale più di te, sei solo invidiosa di lei perché è più giovane e bella, ecc-. Da allora in poi ho iniziato ad osservarlo e ho notato i suoi atteggiamenti strani con lei...Se è in casa e sente la sua voce, scappa fuori e fa di tutto per attirare la sua attenzione, ma è come un bambino perché poi in sua presenza diventa timido e se lei gli parla sorride ed è il più felice di questo mondo. Ho sofferto molto a causa di questo suo modo di essere. Ho cercato di parlare con lui ma ho suscitato solo la sua ira, tanto che mi ha intimato di non parlare più di lei, con la scusa della mia poco fiducia. A volte la nomino apposta per delle sciocchezze, la prendo in giro per il suo modo di parlare o perché è vanitosa e lui si arrabbia. Cosi va a finire che litiga con me perché difende lei. Qualche volta ha mostrato un atteggiamento violento spingendomi e urlando che ero pazza. Ora non so cosa fare! Mi chiedo se sono io che esagero o è lui che da anni, secondo me è fissato con questa donna sposata che non può avere, accontentandosi così solo della mia compagnia. Vivere così è un continuo tormento perché si passa da momenti in cui sembriamo amarci ( qui mi sento in colpa credendo sia io la colpevole) a periodi in cui vedo un' altra realtà che mi sta distruggendo. Cosa devo fare? Come avere la visione di una verità oggettiva che mi faccia decidere cosa fare?
Gentile Barbara
immagino quanto difficile e doloroso possa essere vivere in una situazione che sembra ondeggiare tra momenti di amore e periodi di tensione e incertezza. Quando ci troviamo in relazioni così complesse, può essere facile iniziare a dubitare di noi stessi, dei nostri sentimenti e delle nostre percezioni. Ed è anche facile farci agganciare e trascinare a fondo dal turbine di pensieri che la nostra mente immancabilmente produce. È importante riconoscere il valore delle tue emozioni e del tuo malessere, che meritano ascolto e comprensione, prima di tutto da parte tua. Il tormento e la sofferenza che provi sono reali e indicano che qualcosa nella relazione non ti sta facendo bene.
La sensazione di essere messa a confronto con un'altra persona, specialmente quando è vicina, può minare pesantemente l’autostima e il senso di fiducia nella relazione. Per questo la tua sofferenza e il tuo dolore per questa situazione hanno un senso.
Una riflessione potrebbe essere quella di capire cosa desideri veramente per te stessa e per il tuo benessere. Invece di cercare di comprendere le motivazioni del tuo compagno o di giustificare certi suoi comportamenti, prova a vedere se per te è possibile chiedersi: Come mi sento in questa relazione? Quali sono i miei bisogni emotivi? Cosa mi fa sentire serena in una relazione? Cosa davvero mi fa sentire rispettata e amata? Che cosa è davvero importante per me?
A volte, cercare risposte fuori di noi, come l'idea di una "verità oggettiva", può confonderci ancora di più. Forse si tratta di recuperare fiducia nelle tue intuizioni e nei segnali che il tuo corpo e le tue emozioni ti stanno già dando.
Gestire tutto questo da sola può essere molto faticoso, per questo forse un sostegno professionale potrebbe aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti in uno spazio sicuro e protetto e permetterti di chiarire meglio quali passi intraprendere per il tuo benessere.
Un abbraccio
dott. Mario Sossi