informazioni di contatto
Via A. Lamarmora, 9 - 10128 Torino (TO)
presentazione
Sono una psicologa clinica e psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico.
Da circa 15 anni mi occupo di attività clinica. Cosa vuol dire? Per me vuol dire principalmente lavorare con la PERSONA. Il mio modello di riferimento, ad indirizzo psicoanalitico, pone l'attenzione non sul singolo sintomo ma sulla complessità dell'individuo e del dolore psichico che sembra bloccare il corso della sua vita. Una persona chiede il mio aiuto perché sente di aver strutturato nel tempo modalità di funzionamento che da una parte lo hanno difeso dal proprio dolore, dall'altra però lo allontanano da se stesso e dagli altri.
Qui nasce il lavoro della PSICOTERAPIA, che è il mio strumento privilegiato di intervento.
La Psicoterapia è lo spazio per condividere il proprio mondo interno con un'altra persona che possa sostenere, comprendere e soprattutto creare una possibilità di trasformazione. Quando la persona arriva, sente che rimanendo solo con se stesso, alcune parti di sé sono troppo dolorose e non più gestibili: il terapeuta rimane accanto al paziente nella sua sofferenza pazientemente ed affettivamente, provando a "digerire" con lui i nodi più difficili e duri della sua mente. Anche le parti più dolorose della nostra mente possono e devono essere comprese. Come? Con la mia esperienza vedo che mettere in parola queste parti nello spazio della seduta rende possibile trovare un posto per loro anche nella nostra mente e poi nella nostra vita.
Mi piace pensare alla terapia in questi termini:
"Lo scopo delle terapie è quello di accrescere progressivamente gli strumenti del paziente nel riconoscere, nominare, gestire, metabolizzare le emozioni". (A. Ferro)
Il terapeuta accompagna la persona in un pezzo della sua vita, aiutandola ad attraversare insieme quella parte di cammino che sembra non attraversabile. Guardando in avanti, il lavoro terapeutico deve portare il paziente a costruire e rinforzare i propri strumenti psichici, così da permettergli di proseguire poi la propria strada autonomamente e con una consapevolezza più solida.
aree di competenza
Le cicatrici sono un segno indelebile, non sono una malattia.
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