psicologa, istruttrice di interventi basati sulla mindfulness
Mia figlia ha sempre criticato il nostro vivere
Salve. Ho due figli,con il maschio io e mio marito abbiamo avuto un rapporto semplice e alla pari e il rispetto delle diverse opinioni era ed è reciproco.Con la figlia,che ha 31 anni,è sposata ed ha un bimbo di 5 mesi,è sempre tutto complicato.Ha sempre criticato il nostro vivere,le nostre opinioni,tagliando corto anche con frasi del tipo“che schifo“.Quando ci sono lei e il suo compagno,non possiamo ridere,cantare,fischiettare,brindare,assaporare un cioccolatino;i cibi che cucino,apprezzati da parenti e amici con i quali ci ritroviamo spesso(loro non partecipano mai),le fanno nausea e bruciori di stomaco.Mia figlia e il suo compagno mangiano senza sale,pepe,pomodoro,niente cacao,panna,poche verdure e poca carne,ma tanto latte anche come pasto principale.Quando si sono sposati così come durante la gravidanza ed un parto difficile finito con un taglio cesareo,ci hanno costretto a fare gli spettatori lontani e grigi,ora vorremmo fare i nonni ma non ci è permesso altrimenti ci dovremmo sterilizzare ogni volta che ci avviciniamo al bimbo o alle sue cose.Io dovrei mettermi la cuffia dal momento che un paio di mesi fa l'ho“fatta inorridire“facendomi tutta riccia:con questa massa di capelli chissà quanto sporco raccolgo!Il suo bimbo invece si fa delle grandi risate quando muovo la testa che scoppio a ridere anch'io.Temo che un giorno o l'altro ci stancheremo di sopportare e tacere per aver un po' di rapporto,alzeremo le spalle e lei non la vedremo più.Non sappiamo cosa fare. cordiali saluti
Buongiorno Maria,
da quello che racconta sta vivendo una situazione molto difficile e delicata, sembra che lei e suo marito stiate camminando, con profondo rispetto ma molta sofferenza, in punta di piedi attraverso la vita di vostra figlia e della sua nuova famiglia. E vi sentiate costretti, vostro malgrado, ad aderire ai suoi ideali per non perderne del tutto la vicinanza affettiva.
Mi ha colpito nelle sue parole, l’assenza di condanna e giudizio verso le restrizioni che vostra figlia si impone e che sembrano condizionare anche la vostra relazione. Ma, al contempo, traspare che lei e suo marito siete vicini ad arrendervi a queste sue scelte, con il timore così di perderla per sempre. Credo che in questo momento, di sconforto e di disorientamento, possiate beneficiare di un supporto psicologico anche breve, al fine di fare chiarezza su quello che vi sta accadendo, prendervi cura dei suoi risvolti emotivi e di ampliare la visuale su quelli che sono i rapporti tra voi e vostra figlia. Prima di scegliere che passi compiere, potrebbe esservi utile riattivare alcune risorse già presenti in voi e riallinearvi con i vostri valori esistenziali in modo che vi sostengano nel far fronte ad una sfida che, oggi, sembra troppo grande da superare.
Restando a disposizione, vi faccio i migliori Auguri.