Sono “ipocondriaco“ o soffro di Ipocondria?
All'interno della prassi medica e di approfondimento diagnostico di una malattia, tutto parte dalla percezione soggettiva del paziente il quale, accusando determinati sintomi e sensazioni di malessere, si rivolge ad un medico che eventualmente fa una richiesta di esami clinici. Se i risultati sono positivi,e quindi viene riscontrata la presenza di una malattia, lo specialista procede con la prescrizione medica specifica per trattare la sintomatologia e curare la persona.
Ma può accadere che una persona non sia soddisfatta degli approfondimenti fatti e voglia continuare la strada degli accertamenti medici, perchè continua a percepire di avere qualcosa che non va, una malattia; questo le procura così tanta ansia da non riuscire a vivere più come prima, nonostante le rassicurazioni mediche che ottiene.
L'Ipocondria è un disturbo della sfera dell'ansia in cui il soggetto ha una percezione distorta dei sintomi fisici che accusa, scambiandoli costantemente per segnali di una malattia di cui potrebbe soffrire. L'iperattenzione a tale sintomatologia e lo stato di allerta e focalizzazione costante sul proprio corpo contribuiscono a mantenere alta la preoccupazione e di conseguenza ad innescare nuova sintomatologia fisica ansiosa, che il paziente scambierà nuovamente per segni di una malattia. Spesso nella storia dei soggetti che soffrono di Ipocondria ci sono episodi medici traumatici personali o vissuti dalle persone appartenenti al contesto socio-relazionale di riferimento del paziente.
I Sintomi sono:
Come si evince dalla sintomatologia chi soffre di Ipocondria non è mai certo di essere stato curato adeguatamente, può ritenere che le sue paure non siano così esagerate e irrazionali e anche quando comincia a rendersi conto di avere un problema psicologico non è mai definitivamente convinto che alla base dei suoi guai ci sia solamente un aspetto psicologico.
All'interno di un percorso di psicoterapia, ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale, si lavora sul concetto di "malato", sulla percezione e interpretazione corretta dei sintomi che innescano la preoccupazione di essere malati e la ricerca ossessiva delle cause mediche del malessere ed infine si favorisce un miglioramento del personale rapporto con le emozioni spiacevoli, fra le quali la paura. Se si vivono situazioni, pensieri e sintomi ansiosi come quelli descritti in questo articolo il mio suggerimento è di prendere contatti con uno specialista psicologo o psicoterapeuta per un approfondimento del caso.
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