Dott.ssa Marzia Antonia Fusco

Dott.ssa Marzia Antonia Fusco

psicologa, psicoterapeuta cognitiva costruttivista

Paura della morte

Buongiorno, mia figlia di 9 anni nelle ultime settimane ha una paura importante (capace di farsi ore piangendo) della morte, quella degli altri ma anche la sua. Tutto viene sicuramente scaturito dal fatto che la zia ha da poco scoperto un tumore al seno, in fase di chemio sta perdendo tutti i capelli e ci sarà poi il resto da affrontare successivamente... mia sorella ha una bimba piccola di 2 anni che, nei momenti di difficoltà, sta con noi e che adora mia figlia, e che molto responsabilmente se ne prende cura. è una bimba allegra, va bene a scuola, ha amici che le vogliono bene e vive in un ambiente familiare tranquillo, anche se io e il suo papà siamo separati, abbiamo un rapporto di serenità e orientato sempre al benessere della bimba. Non so come affrontare l'argomento, ieri ho provato a parlare serenamente della morte come una cosa che fa parte della vita, vivere ogni giorno mettendo il massimo, prendersi cura di se stessi... insomma non volevo mentirle ma mi sono trovata in difficoltà, tanto che lei alla fine mi ha detto che non la stavo tranquillizzando. Ho cercato dei libri che potessero aiutarmi ad affrontare l'argomento, ma non ho trovato niente di adatto... avete qualche consiglio?

Buongiorno, la paura della morte e' una paura fisiologica dell'essere umano. Ha fatto benissimo a parlare con sua figlia del fatto che la morte faccia parte del ciclo di vita; ma e' anche normale che questa cosa non la tranquillizzi. In questo momento forse è più importante farle sapere che è normale che lei abbia paura, che ne avete anche voi. E che provate anche tanta tristezza. Queste emozioni vi fanno capire quanto bene volete alla zia! Purtroppo nella vita queste situazioni non si possono controllare, e questo fa paura e getta nello sconforto; però in questi momenti si possono consolidare tanto i legami famigliari. Quello di cui ha bisogno ora sua figlia e' che non può non provare paura, dispiacere, tristezza! Sarebbe molto più "strano" se non li provasse. Si può spiegarle che bisogna fidarsi dei medici e stare vicino alla zia e alla cuginetta.

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Dott.ssa Marzia Antonia Fusco

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