Cara Silvia da Chieti, l'età preadolescenziale che sta attraversando suo figlio è di per sè veramente delicata ed è fondamentale affrontare eventuali disagi e sintomi che se non adeguatamente elaborati potrebbero strutturarsi nell'età successive diventando sempre più problematiche e rendendo l'intervento ancora più difficile. Tra l'altro lei afferma che già dalle elementari suo figlio ha iniziato a rubare a scuola. I sintomi che lei descrive e che sarebbe scorretto definire in una diagnosi per lettera senza esaminare il minore direttamente (pur avendo come clinico delle idee in proposito) non vanno assolutamente sottovalutati perchè attraverso quei comportamenti sicuramente, e questo forse è possibile dirlo, suo figlio sta cercando di comunicarvi qualcosa non riuscendo probabilmente ad esprimere a parole il suo disagio. E' quindi fondamentale che i genitori e la scuola accolgano queste espressioni di disagio, che ascoltino il minore e che gli offrino tutto ciò che è necessario per affrontare quel disagio. Ne consegue che mi sembra fondamentale contattare una struttura o uno specialista che possa aiutare suo figlio ad esprimere e successivamente ad elaborare il suo disagio. Non bisogna cadere in allarmismi esagerati ma neanche in atteggiamenti di superficialità e sottovalutazione, quindi cerchi di capire in che consiste la paura di suo marito, cerchi di aiutarlo a superarla magari parlando voi per primi con un collega che possa aiutarvi, come coppia genitoriale, a gestire nella maniera più appropriata la relazione con vostro figlio. Per qualsiasi ulteriore chiarimento e indicazione sono a Vostra disposizione.