Non riesco più a capire come fare a vivere
Buonasera, sono una ragazza di 38 anni, che nella vita ha vissuto l impossibile.. nonostante questo cerco sempre di vedere il buono e soprattutto il positivo in ogni cosa e in ogni situazione e persona.. per me i problemi sono semplici momenti sempre e comunque risolvibili della vita.. qualsiasi problema.. ma da un anno io non riesco più a trovare la motivazione di alzarmi e vivere.. mi sento estranea nella realtà in cui vivo e non mi sento più a mio agio con la vita.. la mattina voglio solo che arrivi sera. Ho fatto ogni cosa per cercare di uscire da questo pensiero non giusto e distruttivi ma è cosi tanto radicato in me che non ce nulla che cambia questa sensazione. Riassumo in breve la mia vita: a 5 anni sono stata adottata perché mia madre biologica era una tossicodipendente e non si curava in nessun modo di me se non per chiudermi in qualche armadio o cantina o lasciarmi picchiare da alcuni dei suoi fidanzati. Dopo la 3 volta che sono finita in ospedale mi hanno portato in un istituto e da li mi hanno adottata i miei genitori odierni, genitori eccezionali, almeno mio padre, inizialmente non mangiavo ne nulla e stavo seduta in un angolo protetto senza guardare nessuno, quando mio padre si avvicinava lo respingevo e li chiedevo di non picchiarmi. Con il tempo le cose sono migliorate anche se non riesco tutt'oggi affezionarmi a nessuno e a fidarmi di nessuno. La famiglia di mia madre mi ha sempre rifiutata e trattato con superiore indifferenza, inventandosi anche cose brutte su di me. A 16 anni causa loro e brutte situazioni, sono scappata con una mia amica per 4 mesi in Francia, dove purtroppo sono successe cose talmente brutte che faccio fatica anche solo a pensare, sono stata più volte abusata e costretta a lavorare e vivere sulla strada da un organizzazione, ci sono state anche situazioni dove ho seriamente rischiato la vita, se non accettavo di prostituirmi e lasciarmi violentare da loro mi picchiavano brutalmente. Sono riuscita a uscire da quella situazione grazie a una disattenzione da parte di uno dei ragazzi che mi controllava e sono pericolosamente riuscita ad arrivare all ambasciata al sicuro. Mai nessuno ha saputo nulla di quel che é successo in Francia, mi vergognavo, mi sentivo in colpa dato che io mi ero messa in quella condizione e quando ero li mi sembrava tutto cosi normale (sembra assurdo lo so), ho faticato a capire che quelle persone mi facevano del male. Qualche mese dopo ho incontrato un ragazzo di 10 anni più vecchio che mi ha stordito per rubarmi soldi per la droga e si è anche approfittato purtroppo, da quel giorno ho iniziato a drogarmi di eroina e cocaina e bere tanto e fare sesso con chiunque senza avere rispetto per me stessa, lasciavo fare agli altri la qualsiasi cosa, sembra strano visto il terrore che ho in realtà di stare da sola con un uomo o scatto a un minimo gesto o tante altre cose. Il periodo del sesso senza limiti è pero durato poco.. la droga invece è durata qualche anno.. fino alla comunità.. in cui ho smesso e non ho poi mai più ricominciato. Da 4 anni ho una brutta malattia incurabile ma gestibile con potenti farmaci e continui controlli. Ora purtroppo mi sono pure tornati gli incubi in cui mi sveglio di soprassalto terrorizzata, fatico a respirare e zuppa di sudore e ci metto a calmarmi, piango in continuazione, non vedo più il senso di nulla. Come posso fare per gestire tutti quei ricordi, talvolta cosi vividi nella mia mente, tutto quel terrore che ho provato e quel degrado dell animo umano che ho visto? come posso riuscire a affezionami veramente a qualcuno? come faccio a non avere reazioni improvvise per minimi gesti di altri ecc? come posso continuare a vivere sapendo quanta sofferenza c'è? sto andando da un terapeuta che mi dice semplicemente di non pensarci alle cose brutte successe.. ma non riesco.. ci provo con tutta me stessa ed essendo positiva ho il mood mentale giusto ma quello che sento e ho visto e sentito è troppo orrendo e incomprensibile per darmi pace.. vorrei un consiglio..
Buonasera. Leggendo le sue parole, si percepisce una profondità di sofferenza e di esperienze che hanno segnato la sua vita in modi difficili da esprimere a parole. La sua forza e resilienza nel cercare di vedere il lato positivo delle cose, nonostante tutto ciò che ha vissuto, è ammirevole. È comprensibile che si senta sopraffatta dai ricordi e dalle emozioni associate alle sue esperienze passate. La terapia può essere un mezzo per elaborare e comprendere meglio queste emozioni, ma è fondamentale trovare un terapeuta con cui si senta compresa e supportata. Se sente che l'approccio del suo attuale terapeuta non le sta aiutando come desidera, potrebbe essere utile cercare un altro professionista specializzato in traumi e PTSD. La sua storia dimostra una grande capacità di superare le avversità e di cercare aiuto quando ne ha bisogno. La incoraggio a continuare a cercare il supporto che merita e a non perdere la speranza. La strada verso la guarigione può essere lunga e difficile, ma con il sostegno giusto, è possibile trovare la pace e la comprensione. La ringrazio per aver condiviso con noi una parte della sua storia.