Dott. Matteo Piccioni

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Dott. Matteo Piccioni

Psicologo/specializzando in Psicoterapia

Rifiuto maestre

Mio figlio di 6 anni ha appena iniziato la primaria e solo dopo 2 giorni le maestre, in modo poco attento alla privacy, mi comunicano che mio figlio è violento e aggressivo e non ascolta. Da premettere che il bambino fa logopedia da 2 anni per un ritardo del linguaggio e conseguente attenzione, la relazione è migliorata da quando la segue ma, se gli viene detto non ho capito o lo si deride se sbaglia (i compagni) gira le spalle e si chiude). Le maestre in una riunione voluta da me, logopedista e psicologo comportamentale per trovare delle strategie è stata un disastro, mi hanno riferito che in classe non vuole lavorare, o meglio, fa una paginetta e poi si stanca se richiamato dalle maestre grida - no basta smettila- e si butta a terra sotto al banco, che ha addirittura lanciato la cattedra qua do sgridato, loro mi dicono che lo fanno uscire in corridoio per stare con la collaboratrice perché altrimenti ( 2 maestre + una di supporto per altro bimbo) non riescono a gestirlo. Alla materna avevamo superato la fase dei no ed era molto autonomo e collaborativo. La mattina mi chiede di accompagnarlo a scuola dalla maestra della materna, che lui adora, se nomino una delle maestre attuali si innervosisce e mi dice che sono brutte. Mi hanno anche detto che secondo loro ha un ritardo cognitivo perché quando dettano lui nn riesce a scrivere, e nn f nulla, a casa si mette alla sua scrivania da solo a fare le attività che nn fa a scuola, a casa a parte qualche capriccio normale si comporta bene, è rispettoso, anche nel gruppo della parrocchia che frequentiamo è sempre stato bravo e tranquillo, mi sembra di sentir parlare di un altro bambino. Mi richiedono altra valutazione e npi asl per poi richiedere il sostegno, io ho comunque fissato appuntamento per avere chiarezza di questa situazione. Lo psicologo e la logopedista hanno invece riscontrato tanta ansia e paura della situazione di cambiamento e mi dicono di dare tempo ma nel frattempo a scuola viene isolato e lui nn è sereno, ha addirittura ricominciato a fare pipi a letto la notte e qualche volte ha delegato quando gli abbiamo chiesto perché si comportava così a scuola se fosse successo qualcosa. Non so cosa pensare...

Grazie per aver condiviso la situazione delicata che sta vivendo con suo figlio. È evidente che il passaggio alla scuola primaria è stato un grande cambiamento per lui, e sembra che stia affrontando diverse sfide, sia a livello comportamentale che emotivo.

Il fatto che le maestre lo descrivano in modo così diverso da come lo conosce potrebbe essere un segnale che lui non si sente a suo agio nel nuovo ambiente scolastico. La sua reazione potrebbe essere una manifestazione di stress o ansia, come suggerito anche dai professionisti che lo seguono.

È positivo che abbia già fissato un appuntamento per ulteriori valutazioni, poiché una diagnosi accurata è fondamentale per comprendere come meglio supportare suo figlio. Tuttavia, è altrettanto importante che la scuola sia un ambiente in cui lui si senta sicuro e supportato, cosa che al momento sembra non accadere.

Lei potrebbe considerare di coinvolgere un esperto in educazione inclusiva o un consulente specializzato in bisogni educativi speciali per lavorare con la scuola e trovare strategie più efficaci per il supporto di suo figlio. Questo potrebbe includere la formazione delle maestre su come gestire comportamenti difficili in modo più costruttivo e inclusivo.

Nel frattempo, continuare a fornire un ambiente amorevole e di supporto a casa sarà fondamentale per il benessere emotivo di suo figlio. Potrebbe anche essere utile esplorare tecniche di gestione dello stress e dell'ansia adatte ai bambini, come esercizi di respirazione o tecniche di rilassamento.

Le auguro il meglio nel trovare il supporto e le risorse di cui suo figlio ha bisogno per prosperare.