Dott. Matteo Piccioni

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Dott. Matteo Piccioni

Psicologo/specializzando in Psicoterapia

Ansia cronica da MDMA

Salve, sono ormai 3 mesi che soffro di ansia (insonnia, tremori, spasmi, preoccupazione, agitazione), su supposizione dello psichiatra. Ho fumato Marijuana per 4 anni moderatamente e assunto 4 volte in 3 mesi MDMA (l'ultima a luglio), poi da Agosto ho smesso con entrambi. Ho supposto che siano quelli la causa del problema dato che non ho mai avuto episodi di ansia in vita mia. Il prossimo mese ho un'altro appuntamento dallo psichiatra che probabilmente mi prescriverà qualche ansiolitico. La paura che però mi tormenta ormai da tempo è la possibilità di avere dei danni irreversibili e di rimanere così a vita anche dopo l'eventuale sospensione di psicofarmaci e la cosa ovviamente non aiuta con lo stato ansioso.

Gentile Luca,

La situazione che descrive, caratterizzata da sintomi ansiosi dopo l'uso di sostanze. È comprensibile che l'esperienza dell'ansia, soprattutto quando è una condizione nuova per lei, possa essere preoccupante e che l'idea di possibili danni a lungo termine possa intensificare questa preoccupazione.

Tuttavia, è importante notare che molti dei sintomi associati all'ansia possono essere trattati efficacemente con l'aiuto di un professionista qualificato. I trattamenti possono includere psicoterapia, farmaci o una combinazione di entrambi, a seconda della specifica situazione del paziente e della gravità dei sintomi.

Quanto al consumo di sostanze come la marijuana e la MDMA, è noto che possono influenzare il sistema nervoso e potrebbero essere correlati allo sviluppo di sintomi ansiosi. La buona notizia è che il corpo ha una notevole capacità di recupero e molte persone si riprendono completamente una volta cessato l'uso.

La paura di danni irreversibili è una preoccupazione comune per chi affronta simili sfide, ma è importante mantenere una prospettiva equilibrata. Il fatto che lei abbia già preso passi per cessare l'uso di queste sostanze e che sia in procinto di ricevere ulteriore supporto dal suo psichiatra è incoraggiante.

Durante il suo prossimo appuntamento, sarebbe utile discutere apertamente di tutte le sue preoccupazioni con lo psichiatra, inclusa la paura di eventuali danni a lungo termine e l'ansia riguardo all'uso di ansiolitici. Avere un dialogo aperto può aiutare a stabilire un piano di trattamento che si senta gestibile e che affronti sia i sintomi immediati sia le sue preoccupazioni per il futuro.