Dott. Matteo Piccioni

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Dott. Matteo Piccioni

Psicologo/specializzando in Psicoterapia

Credo di essere depressa

A 14 o 15 anni ho avuto un periodo di circa un anno, che io credo si stato depressivo, in cui non andavo quasi mai a scuola e guardavo continuamente video o ascoltavo musica, non riuscivo neanche ad apprezzare le poche uscite che avevo con i miei amici. Racconto questo perchè adesso di anni ne ho 21, ma mi sento come rientrata in quel periodo buio che avevo passato e non riesco a trovare conforto in niente e nessuno. La mia situazione famigliare ed economica non è di quelle più facili, mia madre e mia sorella continuano a parlare con me dei loro problemi, anche i miei amici le volte in cui ci vediamo continuano a parlare dei loro problemi e mi fa piacere che le persone riescano ad aprirsi e confidarsi con me ma ultimamente molte volte mi sento come se mi facessi carico di una parte del peso dei loro problemi, anche quelli più futili, quando invece vorrei solo un po' di leggerezza, è forse da egoisti? Insomma non mi sembra di star vivendo la mia vita, solitamente sono una persona positiva e cerco sempre di guardare il bicchiere mezzo pieno, ma è già da un po' che mi sento come persa, più il tempo passa più il bicchiere mi sembra mezzo vuoto. Inoltre in questi ultimi giorni sto piangendo per cose piccole a cui si può trovare una soluzione, e me ne rendo conto, ma non riesco a fare a meno di sentirmi stanca e stressata e sento che ho come un crollo emotivo. Non so se quello che ho scritto abbia senso, ma veramente non so più che fare in questa condizione, a volte mi sento apatica e penso di starmi facendo troppe pare e non ci penso, altre volte invece vorrei solo che qualcuno mi capisse e che validasse queste emozioni e mi dicesse cosa fare per uscire da questo limbo.

La situazione che descrive sembra indicare un ritorno di sentimenti di tristezza e apatia che aveva già sperimentato in adolescenza. Sentirsi sopraffatta dalle aspettative e dai problemi degli altri, soprattutto quando si sta lottando con i propri problemi emotivi, può essere molto gravoso. Non è egoistico desiderare uno spazio per sé stessi o cercare momenti di leggerezza; è un bisogno umano fondamentale per il proprio benessere.

Il fatto che lei si senta responsabile per il benessere degli altri e che tenda a prendersi carico dei loro problemi può essere espressione di empatia e compassione, ma è importante ricordare che è essenziale prendersi cura anche di se stessi. Trovare un equilibrio tra supportare gli altri e mantenere la propria salute mentale è fondamentale.

I sentimenti di tristezza, stanchezza e stress che lei descrive potrebbero essere segnali di un sovraccarico emotivo. È normale avere dei giorni in cui ci si sente sopraffatti anche da piccole cose, specialmente quando ci si trova in un periodo di vulnerabilità emotiva. Le sue emozioni sono valide e meritevoli di attenzione.

Considerare di parlare con un professionista della salute mentale potrebbe essere un passo utile. Un terapeuta può fornire uno spazio sicuro e non giudicante per esplorare questi sentimenti e aiutarla a sviluppare strategie per gestire lo stress e la tristezza. La terapia può anche essere un luogo dove lei può sentirsi ascoltata e sostenuta senza la pressione di dover sempre essere quella che sostiene gli altri.

Infine, è importante cercare di costruire una rete di supporto con persone che possono offrire ascolto e comprensione reciproca. A volte, stabilire confini chiari con amici e familiari riguardo a quanto si è disposti a sopportare può aiutare a preservare il proprio spazio emotivo.

Ricordi che prendersi cura di se stessi non è un atto di egoismo, ma piuttosto un atto di autostima e rispetto per la propria salute mentale ed emotiva.