Professore Mauro Fornaro

Professore Mauro Fornaro

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Mi sento sempre inadeguata

Buongiorno, vi scrivo per avere una risposta al mio dilemma, sto con il mio fidanzato da 4 anni, all'inizio la nostra relazione, anche a livello sessuale, era perfetta. Purtroppo dopo due anni di relazione lui ha avuto grossi problemi in famiglia e quindi il sesso è diventato marginale. Io gli sono stata accanto, comprendendo il suo stato emotivo, e i nostri rapporti sono stati più o meno uno ogni 4 mesi. Ora le cose sembrano essersi sistemate ma io ora mi sento a disagio, sento si la mancanza di intimità ma ogni qualvolta lui tenti un approccio io mi sento a disagio e non riesco ad andare avanti. Questa cosa mi logora dentro perché ci amiamo ma ho paura di essere diventati praticamente come “fratelli“. In più aggiungiamo tutto lo stress del lavoro e il fatto di aver preso peso non aiuta la mia già scarsa autostima, insomma mi sento sempre inadeguata. Vorrei far notare anche che non mi manca l'eccitazione sessuale e sento la necessità di avere rapporti ma come detto sopra sul momento mi sento a disagio. Spero di essere stata esaustiva e di ricevere presto una risposta. Grazie

Gent.ma Signorina,

a seguito dei pochi dati che Lei offre (sulla Sua storia personale, su ciò che ha visto o stravisto nella fase di innamoramento, eccetera) si possono formulare solo ipotesi sulle ragioni del suo duplice malessere: disinteresse per rapporti fisici col fidanzato, sentimento di scarso valore, di inadeguatezza.

Per il primo aspetto, il sopravvenuto calo di attrattiva erotica potrebbe dipendere dal fatto che Lei ha dovuto svolgere un ruolo di cura e di accudimento verso il fidanzato (a seguito delle gravi difficoltà in cui lui si è trovato), anziché il ruolo di giovane amante, amata e corteggiata dal ragazzo. Quasi come se Lei si fosse svuotata, fino a dover rinunciare al sesso nei momenti peggiori,  per aiutare lui divenuto bisognoso e fragile: allora in lui non ha più visto la persona,  forte e forse idealizzata,  che prima La attraeva e che Le dava, ricambiata, sicurezza  in sé. Pertanto verso di lui  Lei ha sviluppato, come Lei dice,  un affetto tipo quello  che si ha per un fratello (o sorella) che sta male o è stato male. E’ solo un’ipotesi.

Per quanto attiene l'inadeguatezza che si sente addosso, probabilmente è storia più antica. Forse l’innamoramento ricambiato aveva fatto sì che Lei si sentisse valorizzata, ma ora che  lui non è più tanto attraente, tanto forte, allora lei di riflesso ….. Possono pure esserci aspetti depressivi a seguito di una situazione conflittuale: lui L’aveva resa triste a causa dei suoi  guai di famiglia  e della sua pur momentanea rinuncia al sesso così che una parte di Lei vorrebbe lasciarlo, ma un’altra parte di Lei, sentendosi in colpa all’idea (inconscia) di lasciarlo, si autopunisce con lo stressarsi , con l’ingrassare, quasi volesse parificare le pene di lui.  Sono ipotesi anche queste.

In conclusione, è inutile, e può anche essere controproducente, darle suggerimenti se non si  conoscono  le vere ragioni del suo malessere col ragazzo e con se stessa. Non le resta, come primo passo, che guardarsi di più dentro, e/o, se non riesce da sola, farsi aiutare da qualcuno.