Dott.ssa Michela Francioli

Dott.ssa Michela Francioli

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Ho interrotto i farmaci da un anno e solo adesso ho una grossa ricaduta

Salve, ho 26 anni ed ho assunto cipralex da 20mg e seroquel da 150mg per 9 anni. Ho iniziato a prenderli da quando sono andato in cura presso l’asl dopo un esperienza traumatica verificata con l’assunzione di allucinogeni. L’esperienza mi ha lasciato con disturbi di ansia e attacchi di panico. Ora ho interrotto l’assunzione di farmaci da anno. L’interruzione è andata bene fino a due mesi fà.. i miei disturbi hanno iniziato a riaffiorare (poiché non completamente affrontati) fino ad arrivare ad uno stato abbastanza grave.. e dico abbastanza anche perché faccio fatica ad ammettere la gravità della situazione, a metabolizzarla o accettarla. Infatti non sono riuscito ancora a raccontarlo a mio padre, poiché mi metterebbe solo più in agitazione. Più che altro non saprei se contattare la mia dottoressa e fargli sapere di ciò o contattare uno psicoterapeuta, in ogni caso mi risulta difficile perché speravo di essere guarito e poter andare avanti senza, ma non ci riesco più... riprendere una terapia nella mia testa ora sarebbe come “fare un passo indiretto”, anche se sicuramente non lo è. Perciò insomma non so che fare e vorrei sapere se è normale che dopo un anno intero si verificano tali ricadute e non prima, e se mi conviene riprendere la terapia farmacologica (oltre a quella psicologia) per poter almeno gestire questo momento. Grazie

Salve, non è rara una ricomparsa del malessere a seguito di un’interruzione della terapia farmacologica, ciò è indicativo che il problema non sia del tutto risolto ma non ne compromette la possibilità di risoluzione definitiva; come già lei scrive spesso ciò crea una conseguenza negativa ossia la percezione di fallimento da parte della persona, con conseguente reazione di ansia e pessimismo. Ora, come lei stesso anticipa, è importante ricontattare le figure curanti e valutare una ripresa della cura ma tenga conto che per una risoluzione ottimale è consigliabile affiancare sempre una psicoterapia ad un’eventuale terapia farmacologica; le consiglierei un approccio psicoterapeutico che tenga conto degli aspetti traumatici di cui lei parlava ad inizio messaggio.

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Dott.ssaMichela Francioli

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R. - Terni

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