Dott.ssa Michela Romano

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Dott.ssa Michela Romano

Psicologa Psicoterapeuta

Come aiutare mia figlia di 8 anni

Buongiorno, la mia bambina di 8 anni ha da un paio di giorno la paura che io e il suo babbo moriamo, non so da cosa sia dovuta, è una bambina molto sensibile che sente tanto le emozioni e i sentimenti. Non abbiamo subito perdite di familiari, se non quella del gatto della nonna ma circa un mese fa. Noi cerchiamo di tranquillizzarla, parlare della cosa e di spiegarle che è il ciclo della vita ma che per noi ancora c'è tempo e di pensare alle cose belle che possiamo fare insieme come viaggi, gite e passare del tempo insieme. Non so se questi pensieri siano "normali" a questa età e non so se posso aiutarla in altro modo. Vi ringrazio. Sara

Buongiorno Sara, il fatto che vostra figlia stia condividendo con voi questa sua grande paura, angoscia, significa che si fida di voi e che sa che può anche aprirsi alle emozioni più difficili. State facendo un ottimo lavoro, complimenti. 

Probabilmente la morte del gatto della nonna l'ha colpita e sta elaborando questo lutto che adesso, a distanza di qualche settimana, diventa in qualche modo "dicibile". Questo lutto, la concretezza dell'evento ha tirato fuori una paura che esiste in ogni bambino: quella di perdere i propri genitori.  Non sto qui a riferire aspetti troppo teorici ma vi assicuro che dentro ogni bambino c'è questa paura e fino ad una certa età la fantasia che possa essere lui, il bambino, il colpevole di tale evento. 

Intanto rimanete ancora nelle dimensione dell'elaborazione del lutto per questo gatto, facendo dei disegni per lui, facendo scrivere alla bimba una letterina, stampando qualche foto, e parlando anche delle cose belle che voi o la nonna avete fatto con questo gatto; episodi buffi, teneri, marachelle che il gatto ha combinato, ecc.  E se non ve ne vengono in mente.... armateci di fantasia :)

Rispetto all'angoscia della vostra morte, ascoltatela senza averne paura, abbracciatela, rassicuratela, fatele trovare dei bigliettini per esempio nascosi in un quaderno o tra i suoi giochi.... Dopo averla fatta esprimere mostrando empatia ma non paura, ditele anche che non avete nessuna intenzione di vivere poco! Cominciate a fantasticare una vacanza, un momento un pò in la e poi anche dei progetti a breve scadenza (es. sabato andiamo al cinema, la prossima settimana invitiamo la tua amica, tra un mese potremmo fare..... e ovviamente tutto questo dovrà essere rispettato). 

Tutto questo, in particolare la vostra capacità di ascoltarla senza minimizzare (altrimenti la squalificate, la fate sentire "sciocchina"), la capacità di accogliere le sue emozioni sarà registrato da lei come la certezza di avere dei genitori in grado di starle accanto, di sostenerla e di non avere paura quando lei è preoccupata.  Un lavoro di questo tipo permetterà a vostra figlia di diventare a sua volta, quando sarà più grande, di essere in grado di sostenere le sue emozioni, preoccupazioni, ansie, ecc.

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Michela Romano

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Dott.ssaMichela Romano

Psicologa Psicoterapeuta - Vicenza

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