Mutismo a scuola
Salve mio figlio di 6 anni ha cominciato la prima elementare e già dal primo giorno non ha rivolto parola a nessuno in classe...compagni, maestre, bidelli o chi... Fuori dalla scuola gioca e parla con tutti anche con persone che non conosce anche con i compagni di classe che trova fuori da scuola.. a casa mi racconta sempre tutto e mi interroga di continuo su tutte le materie!già appena sveglio mi fa domande di matematica. le maestre sono pazienti e sperano che lui parli ma ovviamente essendo ormai fine febbraio la questione risulta un po' scomoda... è molto intelligente e da sempre autodidatta (a 4anni sapeva già i numeri e le lettere, adesso sa già le tabelline e tutto imparando sui libri per conto proprio) le maestre lo riprendono per via che si distrae in classe, non sta attento e scarabocchia sulle schede dei compiti.. cio che scarabocchia sono numeri e lettere..io credo abbia ansia di parlare davanti a tutti credendo di fare brutta figura magari...comunque sembra che nell'ultimo mese abbia detto una parola sottovoce in due occasioni... Non so come comportarmi e come fare ad aiutarlo...grazie
Cara Roberta,
la situazione che descrive con suo figlio, che mostra segni di mutismo selettivo a scuola pur essendo comunicativo e socievole in altri contesti, è certamente motivo di preoccupazione e riflessione. Il mutismo selettivo è un disturbo d’ansia che si manifesta in specifiche situazioni sociali, come l’ambiente scolastico, dove il bambino si sente particolarmente sotto pressione o valutato. È importante sottolineare che suo figlio non sta scegliendo volontariamente di non parlare; piuttosto, sta probabilmente vivendo un livello di ansia tale che gli impedisce di esprimersi verbalmente in quelle situazioni.
Il fatto che suo figlio sia molto intelligente e abbia mostrato capacità autodidattiche notevoli suggerisce che potrebbe sentirsi frustrato o annoiato con il ritmo o il contenuto dell’insegnamento a scuola, il che potrebbe contribuire alla sua distrazione e al comportamento di scarabocchiare. Tuttavia, il nucleo del problema sembra essere l’ansia di parlare in classe, che merita attenzione specifica. Indaghi con discrezione, ma con decisione, su eventuali atti di bullismo che potrebbero essere dietro il comportamento di suo figlio.
Un passo importante potrebbe essere quello di collaborare strettamente con le maestre e lo staff scolastico per creare un ambiente che si senta più sicuro e meno minaccioso per lui. Questo potrebbe includere strategie come incoraggiarlo a esprimersi inizialmente in contesti più piccoli e meno intimidatori, come gruppi di pochi compagni o conversazioni individuali con un adulto di fiducia, prima di passare gradualmente a contesti più ampi.
Considerando l’ansia sottostante che forse è alla base del mutismo selettivo di suo figlio, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile che abbia esperienza con questo disturbo. Un professionista può lavorare con suo figlio per esplorare e affrontare le sue ansie, utilizzando tecniche come il gioco terapeutico, la terapia cognitivo-comportamentale o, in alcuni casi, il metodo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Sebbene l’EMDR sia più comunemente associato al trattamento del trauma, è stato utilizzato anche per affrontare varie forme di ansia e potrebbe offrire un approccio per aiutare suo figlio a elaborare e ridurre l’ansia legata alla comunicazione verbale in classe.
È anche importante continuare a fornire un ambiente domestico amorevole e supportivo, dove suo figlio si senta libero di esprimersi e dove le sue conquiste siano riconosciute e celebrate. Riconoscere i suoi successi, anche quelli non verbali, può contribuire a rafforzare la sua autostima e a ridurre l’ansia legata alle prestazioni.
Infine, incoraggi la comunicazione aperta con suo figlio riguardo ai suoi sentimenti e alle sue esperienze a scuola, assicurandogli che ci sono molte modalità valide di apprendimento e espressione e che insieme troverete il modo migliore per lui di sentirsi a suo agio e realizzato nel contesto scolastico.
Cordiali saluti,
Dottor Michelangelo Di Stefano
Medico Psicoterpeuta