Fratello con problemi, come comportarsi?

Salve a tutti, sono una ragazza di 30 anni. Da più di un anno sono andata a convivere col mio ragazzo e ho lasciato la casa di famiglia in cui abita mio padre con mio fratello disoccupato di quasi 40. La situazione da quando non ci sono più io in casa è tremenda... Mio padre ha avuto problemi di salute e si sta rimettendo da un mese a questa parte quindi riusciva a fare poco in casa (normalmente quando sta bene lui lava i piatti, spazza, ecc non ha problemi a fare le cose che servono). Il problema è mio fratello, la casa è un vero disastro principalmente per colpa sua... Mi spiego, la mattina va al bar e a fare la spesa quindi non c'è, torna a casa e cucina (letteralmente l'unica cosa che fa in casa) il pomeriggio dorme e la sera cucina di nuovo poi guarda la TV oppure esce coi suoi amici. Praticamente da quando ha smesso di lavorare da circa un anno la sua vita è questa... Il bello è che a malapena cerca lavoro, è sempre stato una persona pigra ma adesso ha raggiunto livelli mai visti. Oltretutto finché lavorava la casa era molto meglio col fatto che lui stava tutto il giorno fuori e quindi non sporcava. Perché il fatto è che oltre a non alzare un dito in casa, non fa altro che sporcare e lasciarsi dietro immondizia ovunque. Io e mio padre siamo esasperati, purtroppo è sempre stato così, pigro, maleducato (perché si mi tocca dirlo visto come si comporta) e poco pulito ma adesso lascia proprio la spazzatura in giro per casa, es. si soffia il naso, gli cade il fazzoletto sporco e non si china nemmeno per prenderlo, dice che gli fa male la schiena e piuttosto che raccoglierlo lo lascia lì e certe volte sembra quasi che lo faccia di proposito altrimenti non si spiega. La sua stanza poi è un vero porcile con cartacce per terra ovunque, strati di polvere e magliette sporche buttate sulle sedie. Abbiamo provato in tanti modi a fargli capire il basilare comportamento civile ma gli entra da un orecchio e gli esce dall'altro. Sembra quasi che quando gli fai notare queste cose pensi quasi di avere ragione lui e fa la vittima... Io sono preoccupata per lui perché a 40 anni non ha prospettive per il futuro, non lavora, non ha la ragazza e si comporta in tutto e per tutto come se fosse ancora un adolescente. Mi chiedo quando rimarrà a vivere lì da solo (mi auguro il più lontano possibile) cosa farà! Io giustamente ho una vita e una casa mia e non ho intenzione di sobbarcarmi lui solo perché non si è mai impegnato a fare nulla nella vita. Sono anche inevitabilmente preoccupata per mio papà che deve vivere la sua "anzianità" per così dire, nella preoccupazione per mantenere entrambi con la sua pensione senza potersi godere nulla e vivendo in una casa sempre sporca e al limite del vivibile (casa in cui sto tornando sempre meno per questo motivo nonostante ci vorrei passare invece molto più tempo quando possibile). Io all'inizio mi mettevo anche a pulire ogni volta che tornavo ma poi ho smesso, non è giusto che debba farlo io quelle poche volte che mi potrei godere un giorno lì quando non sono a lavoro quando oltretutto io non ci abito. Quando sono lì ultimamente pulisco solamente ciò che sporco io. Ho anche proposto più volte di prendere una persona che venga a pulire un paio di volte a settimana ma uno, avrei paura che scappi quando vedrà cosa gli spetta e secondo, non ci sono i soldi a meno che mio fratello appunto non torni finalmente a lavorare. È una brutta situazione e nonostante sia lontana la vivo male e non sono serena, non so cosa fare! Vi ringrazio se siete arrivati fin qui e spero in una risposta...

Cara Vera,

La situazione che descrive con suo fratello è complessa e sicuramente fonte di grande stress sia per lei sia per suo padre. È evidente che lei si preoccupa profondamente per il benessere della sua famiglia e cerca soluzioni per migliorare la situazione attuale. La difficoltà di suo fratello nel gestire le responsabilità quotidiane, unita alla sua riluttanza a cercare lavoro e mantenere un ambiente pulito, suggerisce che potrebbero esserci questioni più profonde che influenzano il suo comportamento.

In qualità di psicoterapeuta, vorrei sottolineare l’importanza di considerare un approccio che tenga conto sia delle necessità immediate della famiglia, sia del benessere a lungo termine di suo fratello. Potrebbe essere utile per suo fratello intraprendere un percorso terapeutico che lo aiuti a esplorare le ragioni sottostanti della sua apatia e mancanza di motivazione. La terapia potrebbe offrirgli strumenti per affrontare eventuali questioni psicologiche, come la depressione o l’ansia, che potrebbero influenzare il suo comportamento.

Un approccio che potrebbe essere esplorato è quello dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), specialmente se ci sono esperienze passate non risolte che contribuiscono al suo attuale stato di apatia e disordine. L’EMDR è una terapia che si è dimostrata efficace nel trattare il trauma e altre questioni psicologiche, facilitando l’elaborazione di esperienze dolorose e promuovendo il cambiamento comportamentale.

Non si deve preoccupare dell’investimeno economico, in quanto l’EMDR è spesso disponibile anche attraverso il servizio pubblico e, se in ambito privato, con prezzi calmierati.

È importante, tuttavia, che qualsiasi decisione riguardante l’intervento terapeutico sia presa con il consenso e la partecipazione attiva di suo fratello. Incoraggiarlo a riflettere sulle sue attuali circostanze di vita e sulle sue prospettive future potrebbe essere un primo passo per motivarlo a cercare aiuto.

Infine, per quanto riguarda la sua relazione con la casa di famiglia e il desiderio di trascorrere più tempo con suo padre senza doversi occupare delle pulizie, stabilire dei confini chiari su ciò che è disposta a fare e ciò che si aspetta dagli altri membri della famiglia potrebbe aiutare a creare un ambiente più gestibile per tutti.

Ricordi che, nonostante le sfide, prendersi cura della propria salute mentale, di quella dei suoi cari e stabilire confini sani è fondamentale. Supporto la sua ricerca di una soluzione che porti benessere a lei e alla sua famiglia.

Cordiali saluti.

Dottor Michelangelo Di Stefano

Medico Psicoterpeuta