Ansia o Depressione?
Buonasera, volevo parlarle di una situazione che nell'ultimo anno mi sta creando diversi problemi.
Da un anno mi sono trasferita in una città diversa da quella d'origine (ma ad un'ora di distanza) per motivi di studio universitari.
Inizialmente, nonostante il cambiamento, ho affrontato discretamente il tutto, a partire da giugno ho avuto degli attacchi di panico, lontano da casa e la mia motivazione è nettamente diminuita. Quest'anno le cose sono peggiorate, non mi sento in grado di affrontare l'università e non mi sento all'altezza, ho spesso crisi di pianto e soffro d'ansia (assumo Xanax), non vorrei mollare tutto, ma non sono neanche in grado di capire se questo percorso di studi sia adatto a me e spesso mi trovo indietro rispetto agli altri. Soffro di insonnia e spesso mi sento sola e di non dare abbastanza.
Ho subìto diversi traumi in passato come delle malattie e la perdita di persone care. E ad oggi spesso somatizzo l'ansia in problemi di salute e dolori. Vorrei capire se l'unica soluzione sia consultare uno specialista, oppure cosa potrei fare, la ringrazio in anticipo, arrivederci.
Gentilissima Sara,
a volte i cambiamenti possono far vacillare un precedente equilibrio e riattivare aspetti emotivi non completamente elaborati.
Gli attacchi di panico e le somatizzazioni sono espressione di emozioni non riconosciute, rimosse o negate che evidentemente in questo momento non si sente in grado di esprimere e affrontare da sola, e per questo le relega nell’inconscio.
Questi segnali del corpo non andrebbero mai sottovalutati innanzitutto perché vogliono dirci qualcosa di importante che andrebbe ascoltato, in secondo luogo, se trascurati, si corre il rischio di una loro generalizzazione in sempre maggiori aspetti della sua vita aumentando così la sensazione di paralisi che già avverte.
Credo che un aiuto da parte di uno specialista sia fondamentale in questi casi, perché attraverso questo può finalmente dare significato a sintomi e sensazioni che spesso sembrano cadere dall’alto a volte anche senza motivi apparenti. È importante invece capire cosa significano per lei in questo momento e come si collocano all’interno della sua storia personale.
Del resto lei stessa accenna a lutti e traumi che evidentemente intuisce essere stati momenti cruciali.
Tutti noi abbiamo una nostra storia, una nostra narrazione. A volte, quando per qualsiasi motivo si perde l’equilibrio, è necessario riconsiderare questa narrazione e rimetterla in ordine, in modo che quello che al momento ci sembra incomprensibile, riacquisti significato e tutto diventi nuovamente comprensibile donando un nuovo equilibrio più forte e consapevole di quello precedente.
Spero di aver chiarito almeno in parte i suoi dubbi e resto disponibile per ulteriori confronti.
Le auguro il meglio per tutto.
Saluti e buona giornata.