Mia madre soffre di depressione da 5 anni.
Buongiorno, mia madre, 65 anni, soffre di depressione da 5 anni. Alterna periodi in cui sta meglio (mai bene) a periodi veramente critici. Da 4 anni è seguita dal servizio di psichiatria ed ha cambiato molte volte la terapia ma senza nessun beneficio. Da 2 anni si è associato anche uno stato d'ansia che cerca di controllare con le benzodiazepine. Ora, da più di tre mesi, non riesce più a gestire la situazione. Si sveglia e già prende 2mg di tavor,dopo due o tre ore prende 1 mg di en. In più sta assumendo sertralina 100 mg e lyrica. La sera prende halcion per dormire e negli ultimi giorni le è capitato di prenderla anche di giorno. Il suo unico desiderio è dormire. Piange tutto il giorno, senza motivo scatenante.Dice di avere costantemente un peso al petto. Non esce più di casa, non riesce a fare i mestieri. Ogni due settimane va a controllo dalla psichiatra che ogni volta le “aggiusta“ la terapia ma senza nessun risultato. Per la prima volta in 5 anni sono veramente preoccupata. Non so come aiurarla e credo che abbia una dipendenza da benzodiazepine che però non le fanno più effetto. Grazie per l'attenzione
Salve carissima. Per risponderle ci tengo a dirle che, come avrà notato, i psicofarmaci posso solo tamponare il malessere ma non risolverlo. Infatti molto spesso vengono modificati e al termine della terapia può ristabilirsi la fase iniziale. È particolare l'insorgenza del disturbo, a circa 60 anni. Troppo giovane per un deterioramento che alle volte viene confuso con una depressione, ma comunque abbastanza in là con l'età. Mi chiedevo se ci fossero stati avvenimenti particolarmente difficili nella vita di sua madre da elaborare che stanno dando i segni e i sintomi a questa età. C'è stato qualche cambiamento nel sistema familiare, distacchi? Credo che possa esser utile per sua mamma un percorso terapeutico che possa comprendere cosa sia accaduto e perché proprio ora. Che non sia una depressione reattiva all'invecchiamento e quindi a fattori fisici e cognitivi dei quali ne sta prendendo consapevolezza. In quest'ultimo caso credo sia utile anche per voi familiari un supporto psicoeducazionale per poter stare vicino alla signora senza sostenendola senza appesantirla. E nel caso una valutazione neuropsicologica. Spero di esserle stata d'aiuto. Le faccio tanti auguri, anche a sua mamma.