Ansia e attacchi di panico
Buonasera, sono una ragazza di 21 anni, tendenzialmente ansiosa ma di quell’ansia “sana”. Da luglio, a causa di una giornata in pronto soccorso con la mia ragazza perché stava male, credo di aver subito un trauma, perché da quel giorno ho iniziato ad avere attacchi di panico fortissimi, seguiti da ansia tutti i giorni e ipocondria, paura della morte. Ad oggi dopo mesi ho “imparato” a gestire gli attacchi è l’ansia, ho fatto qualche seduta di psicoterapia ma poi purtroppo ho abbandonato poiché studio a Firenze. Al bisogno prendo lexotan ma davvero poche perché mi fa paura prendere anche quelle. Da quel giorno io non sono più la stessa, ho la paura costante che succeda qualcosa e ad ogni minimo sintomo penso di star per morire.. è terribile. Durante gli attacchi più forti perdo completamente il controllo, provo oppressione al petto, affanno, tremo senza volerlo e mi sento come staccata da ciò che mi circonda, e l’unica cosa che mi consola in quei momenti e controllarmi il battito dal polso perché mi sembra che il cuore possa fermarsi da un momento all’altro. Quando non ci sono gli attacchi di panico non riesco a concedermi serenità perché penso che potrei stare male, che potrebbe succedere qualcosa alla mia famiglia.. è una tortura. Rispetto a luglio diciamo che sto meglio, ma non sto mai davvero bene. È possibile uscire da questa situazione? Come faccio a superare questa paura?
Gentile,
da quello che ci racconta, la sua ansia le sta creando problemi significativi e sta inficiando alcune aree della sua vita. Gli attacchi di panico spesso mettono in evidenza il tema del "controllo", e la paura di perderlo in varie situazioni può far scaturire i sintomi anche in modo improvviso. Di certo lei è riuscita ad individuare il momento in cui questa sintomatologia è esplosa, e già questo è un grande passo in avanti e del materiale molto utile su cui poter lavorare.
Per riuscire a comprendere meglio la sua situazione, e capire anche cosa la mantiene in questo stato, mi sento di consigliarle la ripresa delle sedute di psicoterapia affinché possa giungere a vedere la sua condizione in modo più chiaro e gestire le ricadute con maggiori risorse a sua disposizione, fino a far sparire questi sintomi che le causano un disagio tanto forte.
Non conosco le ragioni precise dell'interruzione, ma la invito a tenere conto che c'è sempre la possibilità di effettuare un percorso di psicoterapia anche a distanza, per cui se le ragioni della scelta di fermare le sedute sono state incentrate su un problema di spostamenti, può tenere in considerazione anche questa strada.
Rimaniamo qui a sua disposizione.
Cordialmente