Nel mio gruppo c è una bambina di 5 anni che sta vivendo una separazione dei propri genitori.
Salve! Sono un educatrice di un piccolo gruppo di bambini(14) E volevo chiedervi un consiglio. Nel mio gruppo c è una bambina di 5 anni che sta vivendo una separazione dei propri genitori. Gioca con gli altri bambini ma avvolte le bimbe più grandi la escludono. E' una bambina molto dolce con tanta voglia di imparare i numeri E le lettere. E' sempre gentile con tutti, ma spesso si lamenta di avere dolori esempio di pancia che poi si rivelano inesistenti. Cosa posso fare? La mamma è dolce e attenta alla propria figlia e il padre che non vive più con loro ha problemi di depressione Capisco che tutto viene fatto per richiamare piu' attenzione da parte nostra, ma noi siamo veramente sempre di cuore e attenti ai nostri bambini senza essere eccessivamente severi. Siamo come una famiglia. Vi ringrazio Saluti e buon lavoro
Gentile Camilla,
penso che in questo momento il suo ruolo e quello delle sue colleghe dovrebbe essere quello di attente osservatrici di eventuali segnali di disagio senza però eccessive ansie per evitare di cadere nella cosiddetta "profezia che si autoavvera": dedicando troppa attenzione ad un fenomeno, ad un comportamento, si corre il rischio di rinforzarlo e di amplificarlo.
Magari può provare a confrontarsi con la mamma, che sembra molto attenta e disponibile, e provare a trovare insieme delle strategie condivise di gestire questi mal di pancia fittizi (ad es., cercando di spostare l'attenzione della bambina su qualcosa di piacevole per lei; oppure chiedendole di posticipare il suo mal di pancia a 10-15 min dopo perchè adesso è indispensabile che stia bene per fare una cosa molto importante per voi...non so, voi che conoscete la bambina ed i suoi interessi potrete trovare la strategia distrattiva più adeguata di modo che "dimentichi" il suo mal di pancia).
E ovvio però che non si può ignorare che, la bimba, lamentando questi sintomi inesistenti sta manifestando un segnale di disagio e se il comportamento dovesse persistere o accentuarsi, sarebbe opportuno consultare uno psicologo che potrà aiutare i genitori e voi insegnanti a comprendere e a gestire meglio la situazione.
Le faccio i complimenti per la passione e l'entusiasmo che mostra di mettere nel suo lavoro!
In bocca al lupo e buon lavoro!