Dott.ssa Monia Biondi

Dott.ssa Monia Biondi

Psicologo, Psicoterapeuta

Depressione

Gentili dottori, già un paio di volte ho scritto su siti simili, senza avere risposta.

Da molti anni soffro di sbalzi di umore e periodi di depressione, con frequenti pensieri di suicidio. Sono un'insegnante delle superiori, ho 37 anni, due bambini, un marito paziente, ma carente nella collaborazione pratica.

Mi sento spesso schiacciata dal lavoro, dalle responsabilità. Ho scarsa autostima, quando sono depressa tutto di me sembra marcio e fasullo. In quei momenti mi sento una madre indegna, mi domando come mi abbiano permesso di laurearmi in fisica, il mio corpo mi sembra orrendo. In più sembra che io stia andando precocemente in menopausa.

Il medico di base mi aveva prescritto uno stabilizzatore dell'umore, che non ho mai preso per paura di alcuni effetti collaterali. Saltuariamente prendo dello xanax rp, che contiene i momenti di eccitazione negativa al bisogna, ma che il giorno dopo mi lascia depressa o ipereccitata. Ne ho parlato con mio marito, medico di base, pediatra curante.

Mi resta il cim, forse un giorno potrei non superare quel senso di disperazione e farlo davvero. Mi sento falsa, nascondere il dolore, la paura, la disistima, la vergogna è orribile. A volte penso che i miei figli starebbero meglio senza di me, progetto come sparire.

Vi prego di darmi un consiglio.

Grazie

Gentile Veronica, 

mi unisco alle sollecitazioni delle colleghe che la invitano a prendere in considerazione l'idea di un aiuto specialistico, sia dal punto di vista psichiatrico che psicoterapeutico. Rivolgendosi al Centro di Salute Mentale della sua zona potrà ottenere una corretta prescrizione farmacologica che le permetterà di avere un sollievo dai sintomi e la possibilità di un percorso di sostegno psicologico mirato.

Fondamentali in tutto questo sono la sua collaborazione e motivazione, la sua reale volontà di impegnarsi in un processo di cambiamento.

Anche se la percezione che ha di se stessa è negativa, dal suo racconto emerge che lei è una donna intelligente e piena di risorse personali se è riuscita, pur con tante difficoltà e sofferenze, a convivere per tanti anni con un disturbo così invalidante e ad essere una moglie, una madre e una donna che lavora. Provi a riflettere su queste cose (e a pensare ad altri aspetti positivi della sua vita, invece di concentrarsi solo su quelli negativi) e a trovare in esse la motivazione per fare finalmente qualcosa per se stessa.

Coraggio Veronica! In bocca al lupo!