ANSIA E ABBUFFATE.
Salve,
sono una ragazza di 18 anni. Da qualche tempo a questa parte mi sto rendendo conto del mio attaccamento morboso al cibo. Molto spesso senza motivo, mi alzo vado in cucina e ingurgito tutto ciò che trovo. Ogni volta che rientro in casa la prima cosa che istintivamente faccio e' afferrare qualcosa da mangiare, inoltre penso continuamente a cosa, come e quando dovrei mangiare.
La cosa mi disturba molto e mi sta portando via da altre passioni.
In aggiunta a questo, mi capita di avere momenti di crisi scaturite senza un preciso motivo (che almeno io possa individuare).
Tali crisi sono caratterizzate da pianti, urla soffocate, ansia e paura.
Nonostante questo ho una splendida famiglia e degli amici che mi vogliono bene.
Vorrei tornare a condurre una vita tranquilla, senza però pesare sulla mia famiglia. Cosa mi consigliate ? Cure omeopatiche per tranquillizzarmi ?
Grazie.
Salve Francesca,
nella tua lettera scrivi di un “attaccamento morboso al cibo” che ti porta a fare delle mangiate e che ti porta a pensarci spesso portandoti via il tempo per le altre “passioni” della tua vita. Parli anche di crisi d’ansia. Queste due cose potrebbero essere legate: mangiare infatti è un comportamento che contrasta lo stato d’ansia. Il comportamento e lo stato d’animo che descrivi sono comunque segni che richiedono attenzione, non vanno trascurati perché ti creano disagio e più passa il tempo più corri il rischio che si consolidino. Ti consiglio di cercare un aiuto professionale di tipo psicologico, pubblico o privato, per cercare di trattarli prima che si possa instaurare un vero e proprio disturbo alimentare. Il professionista da cercare dovrebbe avere questa specializzazione. Ricorrere presto ad un aiuto professionale ti aiuterà ad affrontare nel modo più appropriato ed in tempi più brevi il problema che hai descritto.
Un caro saluto.
Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia