Come essere una brava mamma
Buonasera,
sono Maria è sono una mamma di 35 anni di 2 bambini, un maschietto di 9 anni e una femminuccia di 11 anni. Vi scrivo X la mia bambina, perchè non riesco a gestirla, studia a stento, è sempre molto nervosa, la vita che le piace fare è stare con il telefono a guardare video, comprare robe, uscire con le amiche e che tutto ciò che mi chiede le sia dato.
Io non so più che fare, ha solo 11 anni e già si comporta come un adolescente in piena crisi ormonale. Purtroppo, ammetto di non essere molto presente, a causa del mio lavoro e a causa della mia poca pazienza. Datemi qualche consiglio e se esistono dei corsi o altre vieeee X indirizzarla in modo migliore.
Vi ringrazio
Cara Maria, a 11 anni sua figlia è già agli inizi dell’adolescenza ed anche se ancora non sono comparsi i caratteri sessuali secondari a livello ormonale probabilmente le cose si stanno già muovendo e questo potrebbe essere uno dei motivi di questa inquietudine di fondo che lei stai notando. Anche a livello cerebrale si consolidano certi circuiti cerebrali a scapito di altri e questo potrebbe creare una maggiore difficoltà a regolare le proprie emozioni. Questi sono processi normali di evoluzione che accadono in tutti gli adolescenti e che potrebbero spiegare certi comportamenti ed atteggiamenti come inquietudine, insicurezza, impulsività.
Dal punto di vista psicologico, l’adolescenza è il momento in cui ci si prepara a lasciare il mondo della famiglia per quello esterno (scuola, coetanei, lavoro) e questo può generare una certa ansia che la figlia potrebbe sentire senza essere in grado di capirne il motivo ma cercando di fronteggiarla attraverso cose piacevoli e gratificanti come le attività che hai descritto (video, acquisti etc.). L’ansia è un’emozione che spende molta energia mentale e ne lascia poca per altre attività, come per esempio la concentrazione per lo studio.
In questo periodo è importante che i genitori (l’invito è rivolto se possibile ad entrambi i genitori) continuino a funzionare da base sicura: dare poche regole (cioè decidere due-tre cose sulle quali non si transige); lasciare che la figlia faccia le proprie esperienze (nel quadro delle due-tre cose sulle quali non si transige); essere sempre disponibili al dialogo in modo che la figlia sappia che se ha realmente bisogno può sempre contare su di voi; cercare di incoraggiare il dialogo facendo in modo che le emozioni possano sempre essere tradotte in parole e per ultimo ma non d’importanza, dare il buon esempio, se lei vede che anche voi vi comportate così più facilmente farà come fate voi.
Questi sono consigli molto generici viste le informazioni sintetiche ricevute per consigli più circostanziati bisognerebbe avere informazioni più approfondite.
Un caro saluto.
Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia