Amico inesistente
Mi chiamo Virginia, ho 18 anni e da circa 5 ho ripreso in mano un'amicizia storica a distanza. È sempre andato tutto bene finché non ho più potuto vedere come ogni estate il mio amico Pietro. Mia mamma si è gravemente ammalata e l'ho assistita con piacere rinunciando alle vacanze che avrebbero permesso alle 2 famiglie di incontrarsi. Durante tutto la malattia avevo contatti estremamente sporadici con il mio amico e mia madre essendo a lui molto affezionata avrebbe voluto tenersi in contatto individuale con lui. Era la prima volta che succedeva perché fino a prima di allora i contatti erano giornalieri. Non solo in 5 mesi di malattia pur abitando a un' ora di distanza non si è mai preoccupato di presentarsi a far visita a mia madre e il tempo lo aveva considerato che di mezzo è passata anche l'estate, tradizionalmente periodo di libertà per il mio amico. Tutto ciò non è stato possibile purtroppo e ci siamo sentite abbandonate in un momento di grande difficoltà. Mi spiego meglio...se non ero io a telefonare al mio amico, lui non si faceva sentire minimamente. Arriva purtroppo il giorno del decesso di mia madre, a seguito della sua volontà invito Pietro al funerale. Viene, sembra affranto e mi promette che non mi avrebbe mai abbandonata in questo mio percorso di accettazione del trauma e "guarigione". Da allora si fa sentire sempre meno e addirittura nel momento in cui io cerco di trovare modi per trascorrere tempo insieme, lui fa marcia indietro e si inventa mille scuse. Dovrei parlare con il mio amico? È bene continuare questo rapporto o è meglio chiuderlo nella consapevolezza che non conviene darci una seconda possibilità?
Cara Virginia, da come lei descrive il comportamento del suo amico sembra che sia in difficoltà a stare vicino alle persone che sono a loro volta in uno stato di sofferenza e difficoltà. Forse si sente inadeguato e non sa cosa/come fare, come comportarsi e quindi di fronte a questo problema sceglie la distanza per non affrontarlo (è successo quest’estate durante la malattia di sua madre ed ora che ne sta affrontando il lutto).
Di fronte alla sofferenza di un amico/amica a volte non si sa cosa fare, dire, si vorrebbe fare qualcosa per far cessare questa sofferenza ma non sempre è possibile e non subito perché affrontare e superare il dolore è un processo che richiede tempo. Però, stare vicino ad una persona che soffre e non poter fare nulla per lei è una cosa che fa soffrire e lei lo sa bene visto che è stata vicino a sua madre ammalata. Eppure, offrire anche solo la presenza e l’ascolto fa bene ad una persona che soffre anche se non fa scomparire il dolore.
Forse tutto questo il suo amico non lo sa. Forse avrebbe bisogno di sentirselo dire, poi … solo il tempo le dirà se questa amicizia può durare oppure no.
La saluto cordialmente.
Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia