Madre narcisista
Buongiorno ,
mi chiamo Elisa ho 45 anni.
Purtroppo da alcuni giorni ho la certezza di avere una madre narcisista maligna.
Il percorso per poter arrivare a questa certezza è durato almeno 20 anni , e da un paio di giorno tutto è diventato chiaro .
Sto applicando da una settimana il no contact per sopravvivenza per non finire avvelenata del tutto dalla sua cattiveria e malignità , non mi dilungo nelle violenze psicologiche effettuate ripetutamente con una costanza che solo una persona malata di mente può infliggere su una bambina e successivamente una ragazza e poi donna adulta che sono .
Non mi dilungo nemmeno nelle triangolazioni fatte con mia cugina (sono figlia unica ) lei bambina d'oro e io sempre un passo indietro sempre ridicolizzata per il mio aspetto fisico (sono sovrappeso), nessuno dei miei successi l'ha mai appagata .
Neppure verso mio figlio prova empatia .
Io veramente non so più come guarire .
Purtroppo m io padre è venuto a mancare un paio di anni fa e le cose sono andate sempre peggio .
Come posso guarire ?
a chi mi devo rivolgere
grazie per la l'attenzione
Cara Elisa, il trauma relazionale di avere una delle proprie figure d’attaccamento che non ci riconosce e non ci ama è uno di quelli che fa più soffrire. Dalle poche cose che dice però deduco che lei ha risorse affettive e cognitive per cui è riuscita a realizzarsi nella vita e probabilmente ha avuto un padre più vicino a lei dal punto di vista affettivo e psicologico che l’ha aiutata a crescere ed evolversi. Purtroppo sente il dolore per la mancanza di riconoscimento di sua madre anche se ora è una persona adulta. Lei è molto consapevole che per guarire da questo dolore deve lavorare su sé stessa perché su sua madre ha capito che non ci può contare. Questa comprensione però ce l’ha a livello razionale ma la sua parte emotiva sta ancora soffrendo. Per ridimensionare la sua sofferenza le consiglio un percorso psicologico presso un professionista col quale affrontare il suo dolore, comprenderlo e renderlo più accettabile. Questo le consentirebbe di stare meglio soggettivamente e quindi anche nelle altre relazioni importanti della sua vita. Se non se la sente o non può intraprendere un percorso psicologico potrebbe anche avvicinarsi alla mindfulness. Mindfulness, la consapevolezza del presente attuata con un atteggiamento neutro di non giudizio aiuta le persone a conoscersi meglio e stare in una relazione migliore con sé stessi e con gli altri.
Disponibile per ulteriori approfondimenti e chiarimenti, la saluto cordialmente, Monica Gozzi.
Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia