Abulia e senso di incompatibilità con la vita.
Salve, ho 35 anni e sono in cura farmacologica da 4 anni per doc e bipolarismo, inoltre da qualche mese ho intrapreso un percorso di psicoterapia. Mi rivolgo a voi perché, nonostante l’assunzione di molti farmaci che, ahimè, causano stanchezza e note volte aumento ponderale (20 kg in 4 anni), sento una costante inadeguatezza alla vita, non trovo soddisfazione nonostante qualche successo professionale ci sia e abbia una moglie e due figli meravigliosi. Ho tutto quello che voglio, tuttavia continuo a pensare di farla finita, e più vado avanti più questo pensiero diventa assillante. Inoltre qualsiasi scelta io faccia, dopo poco diventa oggetto di ripensamenti e forte pentimento da parte mia, con rimpianti che porto avanti anche per anni. Il continuo pensare mi sfianca, divento abulico e sto buttando via tanto tempo e tante occasioni di socialità.
Caro Lorenzo, i sentimenti ed i pensieri che lei descrive rientrano nel quadro del suo disturbo dell'umore e cioè il disturbo bipolare per cui si sta curando. I temi che lei descrive sono di tipo depressivo per cui è probabile che in questo momento stia attraversando una fase di questo tipo. I farmaci che lei assume non eliminano completamente l' alternarsi di fasi alterne (top-down) però la trattengono maggiormente in una fase di umore normale e diminuiscono l'intensità delle fasi alte e basse. Lei inoltre soffre anche di disturbo ossessivo compulsivo e questo le potrebbe aumentare il dispendio di energia e carico mentale con conseguenti sensazioni di insicurezza, inadeguatezza e l'impressione di non essere e fare mai abbastanza. Le consiglio di non trascurare i vissuti che ha descritto e condividerli con i suoi terapeuti in modo che possano aiutarla nel modo migliore.
La saluto cordialmente, Monica Gozzi
Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia