Cosa c'è di sbagliato in me?
Buongiorno a tutti, mi chiamo Kevin e purtroppo (o per fortuna) vorrei scrivere qualche riga su me stesso su questo forum anonimo. Ho 30 anni e da circa 1 anno sono seguito da uno psicologo. Ho iniziato dopo essermi lasciato dalla mia ex compagna con cui sono stato 12 anni. Pensavo di essere "arrivato", di vivere con lei, di essere amato come tutti nella vita, ma mi sbagliavo ecco, li è caduto tutto. In passato ero un tipo solare, anche un po' polemico per certi aspetti e con un carattere forte. Non sono un ragazzo bellissimo, ho un problema facciale non indifferente che mi ha sempre bloccato. Ho avuto le mie "relazioncine" in passato, ma penso che il mio aspetto sia peggiorato nel corso degli anni e questo mi blocca ora. A condire il tutto mi ritrovo da solo, circordato da amici fidanzati da anni e conoscenti che ogni giorno hanno "storie" con persone, come se fosse la normalità. Ci sarà anche un pò di invidia nelle mie parole, ma in me c'è sicuramente qualcosa che non va. Mi sento vuoto, una persona che non ha nulla da offrire al mondo e che ha quasi paura a farsi vedere insieme ad altre persone, sempre per il discorso del mio aspetto. Avevo iniziato un percorso parecchio lungo per un intervento Maxillo-facciale ma ho abbandonato per il troppo dolore. Il rapporto con i miei è "meh", mio padre è stato per quasi 25 anni un alcolista e psicologicamente mi distruggeva, il timore di litigare quando ero ragazzino e tornava a casa tardi ancora mi fa tremare, con mia madre c'è un ottimo rapporto, ma è molto "passiva" nelle decisioni che prende. Ho un bel lavoro, un lavoro d'ufficio che ho sempre sognato, ma con un collega perfido che fa di tutto per rovinarmi ogni giornata. Ho dei momenti di black out dove non ho proprio voglia di fare nulla, mi isolo dal mondo e questo mio atteggiamento viene visto in modo estremamente negativo dagli altri. Non so più davvero cosa fare della mia vita, tanto da aver pensato che la morte sotto certi aspetti, possa non essere così male, per evitare lo strazio che mi sto portando dietro. Ringrazio chi è arrivato fino a qui e per l'aiuto che sarò certo arriverà da voi.
Caro Kevin, hai raccontato la tua storia in modo sintetico ma ugualmente sei riuscito a comunicare molto bene il vissuto legato al termine della relazione sentimentale, al tuo aspetto esteriore e come questi due temi intrecciati tra di loro condizionano la tua vita attuale. Il termine della relazione sentimentale che tu consideravi sicura probabilmente ha cancellato in un solo colpo il futuro come te lo eri prefigurato e sicuramente ha avuto conseguenze anche sulla tua autostima. Anche l'aspetto esteriore è un fattore fondamentale per la nostra identità e ci sono altri fattori relazionali (sul lavoro) e relativi alla rete sociale ed amicale (il fatto che la maggior parte degli amici sono in coppia) che ti stanno facendo sentire solo, isolato, incompreso tanto che sembra che stai perdendo la speranza di trovare un futuro migliore. La famiglia d'origine che descrivi (padre alcolista e madre passiva) non ha le risorse per aiutarti ora. Quando molti fronti della nostra vita sono problematici, le nostre risorse possono non bastare e se ci sentiamo sopraffatti è necessario chiedere aiuto e tu l'hai fatto iniziando un percorso con uno psicologo. Questo tipo di percorso forse non da risposte immediate, però quelle che da sono più durature perché vengono interiorizzate e diventano una nostra risorsa personale. Quindi, io penso che hai fatto la scelta giusta per affrontare questo difficile periodo e ti consiglio di continuare il percorso di psicoterapia che hai iniziato parlando anche dei nuovi temi che e eventualmente si sono presentati da quando hai cominciato. Disponibile per qualsiasi chiarimento ti saluto cordialmente. Monica Gozzi
Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia