Da più di un mese ho pensieri ossessivi
Buongiorno, Volevo avere un parere riguardo una questione che mi sta creando un' ansia, a mio parere, immotivata. Una sera io e il mio ragazzo stavamo ridendo e giocando, facendo anche giochi di ruolo. Sempre nel gioco io gli chiedo: cosa faresti se una ragazza che non sono io provasse a strangolarti? Allora io ho fatto finta di strangolarlo e lui mi ha tirato uno schiaffetto sulla guancia dicendo: lasciami voglio solo Sofia (che sono io). Li per li ci siamo messi a ridere perché faceva tutto parte del gioco ma dal giorno dopo ho iniziato ad avere dei pensieri ossessivi su quello schiaffetto pensando che potrei stare con un uomo violento (premetto che io leggo molta cronaca, non so se questo possa influenzarmi). So che i miei pensieri sono infondati e mi sembra una storia stupida, però è a circa un mese che convivo con questi pensieri. Ho raccontato l'episodio anche a mia mamma e mia sorelle e loro mi hanno risposto che siccome non stavamo litigando ma solo giocando non dovevo preoccuparmi Mi sembra di non riuscire a giudicare i fatti in maniera oggettiva e di catastrofizzare sempre tutto. Dentro di me so che i pensieri sono infondati ma razionalmente non riesco a capirlo. Avete dei consigli su come approcciarmi a questi pensieri?
Cara Elena, è possibile che collegando il ricordo di questo episodio a quello che leggi sui mezzi di informazione riguardo la violenza sulle donne esso abbia assunto un significato negativo. Se l'episodio ora ha per te un significato negativo: un gesto violento proviene da un uomo violento, possono sorgere in te emozioni negative di paura e incertezza che rinforzano questa idea e si collegano alle emozioni negative sorte nel momento in cui si è verificato l'episodio (es. dispiacere e sorpresa perché non ti aspettavi da lui una reazione del genere).
Io ti consiglio quando sei presa da questi pensieri di provare a fare degli esercizi di mindfulness, ce ne sono dei molto semplici nei quali semplicemente si porta l'attenzione al respiro. Quando senti che il respiro è calmo ed anche la tua mente è calma puoi riprendere ciò che stavi facendo oppure ritornare al ricordo ponendoti delle domande oggettive sull'episodio: stavamo giocando o stavamo litigando; è successo altre volte prima o dopo di questo episodio che lui alzasse le mani su di me; è successo altre volte che per qualche motivo ho avuto paura di lui.
Un altra cosa utile potrebbe essere parlarne con lui, confrontarsi sull'accaduto, sui pensieri e le emozioni che avete avuto entrambi in quella circostanza. Un confronto aperto, non giudicante, un'occasione per conoscervi meglio e raggiungere una maggiore intimità.
Disponibile per qualsiasi chiarimento ti saluto cordialmente, Monica Gozzi.
Psicologa, Psicoterapeuta - Reggio nell'Emilia