Mia figlia di 17 anni è andata a vivere da un paio di anni con il padre
Mia figlia di 17 anni è andata a vivere da un paio di anni con il padre che io non vedo di buon occhio perchè le permette la qualsiasi cosa, cerco cmq di esserle vicino anche se nn abita con me chiamandola e mandandole messaggi quasi tutti i giorni, mi dimostro interessata al suo stato d animo ma capisco che non vuole parlarne mai, apparentemente tranquilla e buona scopro poi che nasconde un altra se aggressiva ribelle sopratutto a scuola dove ha uno scarso rendimento ( colpa un po della dislessia ) ma sopratutto risponde male agli insegnanti e mantiene un atteggiamento da bulletta ma solo verso gli adulti. E stata bocciata gia due volte ed io nn so piu cosa fare ne come parlarle ne che metodo usare con lei, lei è la vittima di tutti così dice ed ha sempre ragione, sono stanca mi sento di aver fallito come genitore cerco un consiglio sono demoralizzata.grazie
Buonasera Barbara
le sue domande sono tante, ma una è molto urgente "ho fallito come genitore?". non si nasce genitori, lo si diventa con il tempo accompagnando passo dopo passo i figli nella crescita, e non lo si fa da soli, ma insieme al padre dei nostri figli, il quale può non essere più il nostro compagno di viaggio nella coppia,ma resta comunque il padre con il quale ci dobbbiamo confrontare per condividere uno stile educativo concordato. Dalla sua lettere mi pare di capire che manchi questo confronto tra voi genitori, ed ecco che i figli diventano bravissimi ad introffularsi nelle fessure , a fare le vittime, mentre per i genitori , che faticano ancora a trovare un nuovo equilibrio dopo la separazione diventa sempre più difficile. La prima cosa da fare è che la "vostra coppia di genitori" si allei, cioè incominci a parlare su come rimettere i confini entro i quali la vostra ragazza adolescente deve camminare. E' necessario che ri-condividiate regole, comportamenti , atteggiamenti che possano aiutare la ragazza a continuare la sua crescita, ma che l'aiuteranno a contenere la sua rabbia, disperazione e dolore dirompente, ha bisogno di sentirsi accolta ed amata, anche in apparenza sembra non avere più bisogno di voi, ha bisogno di sentirsi accolta e considerata nelle sue idee e decisioni, ma anche contrastata nel senso di aiutata a capire i vostri motivi di non accordo con ciò che fa, ha bisogno anche di essere accompagnata a capire le conseguenze e le responsabilità delle azioni che compie. Per fare tutto ciò occorre la collaborazione di entrambi, l'impengo di ciascuno e il ricordarsi vicendevolmente che anche se la coppia iniziale non c'è più, anche se mamma e papà non vivono sotto lo stesso tetto, sono comunque i suoi genitori che continuano a starle accanto mandola per come è. Se vuole mi può contattare per un incontro, buonaserata.